Korniss Péter - Erdős Virág: Cortili - La nostra Budapest (Budapest, 1993)

II gallo di legno a quattro mote sobbalzö un’ultima volta e poi corse al galoppo attraverso il cortile e lo seguivano di corsa le valigie a quattro ruote e nella scatola delle scarpe il cucchiaio d’argento, e gli oggetti della cucina acciottolavano nel cassone, e arrivati alfultimo grado il film si arrestö e si tomö indietro per un attimo, per rivedere il rubinetto del gas, intanto tutti affluirono alia porta, e senza aspettare neanche il sabato, come quando vuoti la vasca da bagno, all’improwiso si svuotö il capannone, all’angolo presero l’elicottero, e poi ­Óra la casa é vuota, c e silenzio, non passa neanche il vento, e sta invano alia porta il puliscipiedi, benché a volte passi sotto le arcate l’odore della cipolla dorata in grasso e a volte pioviggina, anche se il cielo é sereno, un bidone di latta dondola all’orlo del pozzo, e a volte vola dentro un gallo di legno a quattro ruote, corre attorno e parcheggia nel mezzo del cortile. 8

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