Gerle János: L'Art Nouveau a Budapest - La nostra Budapest (Budapest, 1992)

grandi personaggi del popolo ungherese si prostrano davanti a Maria, Patrona Hungáriáé. I lavori di Miksa Róth si trovano su quasi tutti gli edifici comunali impor- tanti dell’epoca. Ha lavorato insieme molto con i pittori della scuola di Gödöllő, di indirizzo preraffaelita. Molte sue opere sono state esposte con grande successo in esposizioni internazionali e diverse si trovano all’estero. L’ultimo ad essere terminato in ordine cronologico é l’edificio al numero 5, costruito nel 1912, secondo i progetti di Béla Lajta. Purtroppo ha perso molto recen- temente dei suoi valori artistici in seguito alia costituzio- ne di negozi questo palazzo sotto tutela particolare come rappresentante dell’architettura premoderna del- l’epoca ancora prima della prima guerra mondiale. Gli ornamenti dell’edifido come anche l’arredamento or­mai inesistente del negozio di musica Rózsavölgyi, sono stati progettati da Lajos Kozma, allora collaboratore di Lajta, il quale ebbe un ruolo determinate nella diffusio- ne dei metodi artistici della Wiener Werkstätte in ünghe- ria. Come risultato della schematizzazione geometrica dei motivi dell’arte popolare si é verificata unó stileorna­mentale indipendente dall’arte popolare, vicina al siste- ma di decorazione di Josef Hoffmann. 11 carattere della facciata é generalmente paragonato a quella della casa in Michaeler Platz, a Vienna, di Adolf Loos, considerata nella capitale austriaca una soluzione rivoluizonarmen- te nuova. Difatti, Lajta ha viaggiato tantissimo, ha tras- corso molto tempo soprattutto in Germania e in Inghil- terra e in patria, prima di diventare prima allievo poi collaboratore di Lechner ed effettuare indagini sull’ar- chitettura popolare, ha mantenuto contatti diretti anche con Adolf Loos. Sull’edificio balzano all’occhio l’accen- to orizzontale al posto dell’abituale verticalita, e Pannó­nia tra gli elementi risaltati dalia densitä della decorazio­ne e le superfici totalmente indecorate. Proseguendo dalia Martinelli tér verso Bécsi utca conviene fermarsi un attimo davanti al numero 6 di Kristóf tér. La casa di abitazioni e negozi (1910), proget- tata da Albert Körössy e Géza Kiss costituisce una straordinaria miscela con i suoi ornamenti molto purita- ni, geometrici ed i romantici rilievi raffiguranti figure antiche ungheresi. Sui lati settentrionale e occidentale della Erzsébet tér si trovano altri edifici di Károly Rainer, questa volta non classicheggianti ma ornati piuttosto secondo il gusto biedermeier (Erzsébet tér nno 3 e 5, Harmincad utca no 6, József Attila utca no 18), fra i quali merita di essere visitata la grande sala del pianter- reno dell’Ambasciata di Gran Bretagna. 22

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