Gerle János: L'Art Nouveau a Budapest - La nostra Budapest (Budapest, 1992)
elementi di ceramica, anzi a partecipato a Pécs, nella fabbrica di ceramiche Zsolnay perfino ágii esperimenti tesi ad inventare nuovi smalti atti all’adoperazione sulié ceramiche di costruzione. Si puö sperare anche la rico- struzione dei due candelabri mancanti della staccionata deavanti all’ingresso, ma non é ancora sicura la sorté déllé superfici interne attualmente bianche. Le pareti coperte di motivi floreali sono state ridipinte all’inizio degli anni 1970, si possono scoprire tracce dell’origina- le solo sül soffitto dell’ingresso esterno, davanti all’entra- ta centrale. II visitatore ehe entra nell’atrio scopre in un'unica vista la sala d’esposizione a due piani e anche Fala della facciata in tutta la sua altezza, attraverso i solai. Cosi pótra subito comprendere l’immagine di tutto il museo. Questa geniale composizione di spazio é stata realizzata tramite soluzioni di barvura déllé stutture in acciaio. Lo strato interno della duplice copertura di vetro del Padi- glione rende latmosfera orientale sia nella sua forma globale, che nelle soluzioni particolari. Le strutture in acciaio a console, di piu piani soprastanti l’atrio, sono coperte da unó stucco decorativo ehe segue e dimostra la logica déllé strutture ma alio stesso tempo la dissolve nel suo ruolo ornamentale. Nella Mária utca vale la pena visitare l’edificio della Clinica Oftalmica (numero 39) ehe mantiene la sua funzione originale. 1 suoi progettisti, Flóris Korb e Kálmán Giergl hanno progettato öltre ágii edifici déllé Cliniche di Üllői út in questi dintorni, di quasi tutte le cliniche universitarie del Paese. La Clinica Oftalmica (1908) é un esempio caratteristico di queste costruzioni sia per quanto riguarda i suoi materiali, le sue propor- zioni, la sua composizione, sia riguardante i particolari. Tornando indietro sulla Üllői út, prodeguendo verso Kálvin tér, passiamo davanti al palazzo d’affitto Károlyi (numero 14), la cosidetta Corte Aquila d’Oro (1905-1907), un esempio monumentale e precoce dei tanti palazzi ornatissimi di Gyula Fodor nella capitale. Conviene osservare gli ornamenti individuali sulla facciata, la sontuosa porta con rilievi di rame, e la figura femminilie dello scultore Simon Ney nella tromba déllé scale. 15