Várnagy Zoltán: Il Trasporto - La nostra Budapest (Budapest, 1994)

denominato «propellente», con i quali si poteva dare il passaggio da Buda a Pest e viceversa, o all’lsola Mar- gherita, infatti, il numero di tali é sempre piü ristretto. Benché appena quarant’anni fa si cantava: Tra Buda e Pest solcando Va allegro il battello. Il passaggio per il fiume non sara giammai cosi impres- sionante quanto lo poteva essere in quei tempi quando i barcaioli facevano passare la gente in barchette da una riva all’altra. Nel Duecento c’era un traffico talmen- te intenso a Jenő, presso l’lsola dei Conigli (Isola Mar- gherita) ehe valeva la pena imporre la tassa di passag­gio. I due terzi della tassa spettavano al conveno dell’iso- la, mentre l’un terzo al capitolo di Buda. I barcaioli non negavano di dare il passaggio, nemmeno nei periodi di disgelo, se il passeggero era disposto a pagare i soldi voluti, anche se tali passaggi non erano senz’alcun rischio. Nel Seicento-Settecento e’erano anche «ponti volanti», cioé traghetti, i quali venivano lanciati da una riva all’altra mediante una fune applicata all’ancora gettata in mezzo al fiume, similmente a un pendolo. Nel 1802 venne concessa la prima licenza alia messa in servizio di vaporetti. Il servizio era gestito da Bernhard Antal, con il rimorchio tirato dal vaporetto Carolina da lui disegnato e costruito. Il vaporetto partendo dal ponté (dall’altezza dell’attuale Vigadó tér) due volte al giorno, la mattina e la sera, andava fino a Óbuda, facendo scalo in Bomba (Batthyány) e presso il Bagno Császár. Di giorno faceva il percorso breve, il vaporetto ritornava dal Bagno Császár. L'impresa non risultö rentabile, dopo un paio d’anni venne sospesa. Alla societä costi- tuita per la costruzione del Ponte a Catene venne con- cesso il diritto di incassare ogni genere di tasse. Ai sensi del contratto dichiarato allora valido fino al 20 novem- bre 1936: «Né navi, né traghetti, né imbarcazioni, né vaporetti, nemmeno altri mezzi di passaggio chiamati con qualsivoglia altro nome, sono autorizzati a passare contro soldi tra le due rive ai confini delle due cittä senza il permesso pubblico della societä per azioni.» Sebbene il contratto non rimanesse in vigenza cento anni, per un certo periodo rese difficile la navigazione di passaggio. Nel 1844 fu Girczy János imprenditore a mettere in servizio una corsa tra Pest, la Bomba tér e Óbuda. Nel vaporetto Hoffnung e’entravano ben cento- cinquanta passeggeri. Nello stesso anno anche la So­cietä Duna di Navigazione Vaporetti mise in servizio le proprie corse, a miglior prezzo, soppiantando cosi Gir­40

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