Adamkó Péter - Dénes György - Leél-Őssy Szabolcs: Le Grotte di Buda - La nostra Budapest (Budapest, 1992)
nella Sala del Ponte di Pietra, che, pur non presentando delle formazioni speciali, merita di essere visitata per le sue belle proporzioni. Parte di qua il Braccio del Cartografo, scoperto nel 1981, ehe si estende in direzione della Grotta di Mátyáshegy. Finora non si é riusciti a trovare il punto di congiungi- mento delle due grotte. Essendo questo un passaggio senza uscita e dovendo risalire le stesse scale ripide, consigliamo la visita di questa sala solo a gruppi di numero ridotto e con una certo desiderio di impresa. Voltando a destra del Corridoio Trauerso, il Corridoio Largo ci conduce all’Organo : questa colonna di stalagmite, originariamente stupenda, ai nostri giorni appare alquanto danneggiata, in seguito al terremoto dell’anno 1914 e agli abusi del periodo della seconda guerra mondiale. Dopo un paio di metri giungiamo ad una diramazione dove si aprono delle vie ehe portano in diverse direzioni. Proseguen- do diritto e scendendo pochi scalini arriviamo al cosidetto Zoo, ehe costituisce l’ingresso dalle parti scoperte dopo il 1980. Il nome deriva dal fatto ehe sulla parete sinistra le formazioni di stalagmite ricordano diversi animali (mandria di elefanti, tartaruga, coccodnllo). A sinistra della diramazione si apre una piccola sala. Questa era chiamata il Cabaret, perché gli speleologi solevano organizzare qui incontri amichevoli, feste e anche relazioni. Oggi la sala porta il nome dello speleologo László Lakatos, guida della Grotta di Pál-völgy, morto in un incidente durante l’esplorazione della Grotta della Meteorite (Meteor-barlang). A destra della diramazione salendo 23 scalini, si arriva al Palco, da dove si puö guardar giü nella Sala del Teatro, di modeste dimensioni eppure la piu grande della parte vecchia della grotta. Dirimpetto si osserva la Soffitta del Palcosceni- co, dove la nostra attenzione é attirata da alcune «quinte» fisse, chiamate col nome di alcuni punti caratteristici delle Collíné di Buda : il Belvedere di János-hegy, e la Roccia della Fata di Zugliget. Queste naturalmente sono tutte stalag- miti. Fra alcune formazioni di pisoliti vediamo un’incisione datata 1907 (Sudata). Tomando indietro alia diramazione, possiamo entrare anche nella stessa Sala del Teatro, accanto alia scala di prima, e salire sul Palcoscenico. Strada facendo gettiamo uno sguar- do a destra, nella Cucina delle Streghe, dove si trovano le piü belle nicchie sferiche di tutta la grotta. Sul Palcoscenico, attraverso la porta bassa, possiamo osservare, sulla parete di 16