László Szederkényi: La partecipazione dei cristiani alla vita politica nell'epoca precostantiniana - Studia Theologica Budapestinensia 33. (2008)
IV. LA PARTECIPAZIONE DEI CRISTIANI ALLA VITA PUBBLICA DAL II. SECOLO FINO ALL'ETÁ DI COSTANTINO - 1. La presenza dei cristiani nelle classi sociali superiori
nei loro uffici. Se erano cristiani, adempievano il loro dovere coscien- ziosamente43. Normalmente un decurione era prima aedilis e poi duumvir, cioè vicecapo e dopo capo della comunità per la durata di un anno. Inol- tre essi potevano fare i sacerdoti municipali. Essi sostenevano, insie- me ai ricchi liberti, la maggior parte déllé spese déllé cittá44. Quindi tutti coloro che appartenevano ágii ordines, avevano un prestigio sociale più grande. 1. 1. 4. La familia Caesaris Inoltre la familia Caesaris rappresentava un'organizzazione di persone definibile giuridicamente e funzionalmente ad un ordo, perché i suoi membri erano ricchi liberti e avevano influenza politica45. Essi costituivano i membri della familia Caesaris. Inoltre anche i liberti imperiali venivano nominati cost e diventarono una parte essenziale dei personale della burocrazia imperiale46. 1. 2. Cristiani nelle classi superiori della società romana Il cristianesimo non si présenta come un movimento rivoluziona- rio, di carattere sociale. In realtà fin dall'inizio tra i convertiti si trova- no persone di diverse categorie. Comunque gli schiavi non erano numerosi nella comunità cristiana. Essi potevano convertirsi con i loro padroni, ma la loro conversione non era obbligatoria. Tertulliano fa riferimento agli schiavi ehe hanno denunziato i loro padroni47. La Traditio Apostolica prescrive il consenso e le referenze dei padroni cristiani per ammetterli alia catechesi battesimale. Mentre alio "schiavo di un pagano si insegni a soddisfare il padrone (Ef 6, 5-8), affinché gliene derivi calunnia"48. Tertulliano serivé che benché non sia stato direttamente responsabile della partecipazione ad una festa pagana, 43 G. Schöllgen, Die Teilnahme der Christen am städtischen Leben in vorkonstanischer Zeit, in Christentum und Antike Gesellschaft (herausgegeben von J. Martin und B. Quint), Darmstadt, 1990, p. 340. 44 G. Alföldy, Storia sociale dell'antica Roma, p. 181. 45 G. Alföldy, Storia sociale dell'antica Roma, p. 202. 46 ü cristianesimo nellc leggi di Roma imperiale (a cura di A. Barzanö), Milano, 1996, p. 135, nota 61. 47 Cfr. Apologeticum VII, 3. Ad Nationes 1, 7, 15. 48 Capitolo 15. Quest'opinione era diffusa nella Chiesa antica. Cfr. 1 Tim 6, 1; IPt 2, 13; V Epistola di Barnaba 19, 7. 17