László Szederkényi: La partecipazione dei cristiani alla vita politica nell'epoca precostantiniana - Studia Theologica Budapestinensia 33. (2008)
V. IL CONCILIO DI ELVIRA - 2. La dottrina del concilio di Elvira sulla vita pubblica e sull'idolatria
sua importanza tradizionale. Inoltre la partecipazione sia al culto cri- stiano ehe al culto pagano era ritenuto un fenomeno scandaloso. Il regolamento dei caso duumviri sembra menő rigido. Forse perché anche i padri del concilio di Elvira consideravano le cariche pubbli- che importanti, cosi volevano evitare la presenza esclusiva dei pagani nella vita pubblica. Tuttavia non tendevano a desiderare la presenza dei cristiani tra i flamines né tra gli altri funzionari. La soluzione dei problema era piuttosto un compromesso. In questo tempo le tradi- zioni pagane erano ancora diffuse. Questi costumi ehe venivano con- dannati dal cristianesimo, godevano di onore da secoli. Non era sor- prendente se i convertiti al cristianesimo non consideravano concilia- bile la loro nuova religione con il culto pagano. I padri dei concilio di Elvira pensavano similmente; quindi si trattava di due religioni ostili, per questo offrivano questo regolamento. In tal modo öltre il duumviratus, anche le altre cariche pubbliche venivano considerate tollerabili dai padri conciliari, perché neanche i duumviri venivano scomunicati dalla Chiesa, soltanto non potevano partecipare alia liturgia cristiana, quando ricoprivano questa carica583. Comunque il concilio condanna soprattutto la pratica dell'idolatria, non la partecipazione alia vita pubblica. Non si puo dimenticare ehe era impossibile evitare il contatto con i pagani nella vita pubblica. I duumviri erano i funzionari più importanti della città, cosi dovevano collaborare con gli altri funzionari, cer- tamente anche con i pagani. Lo sfondo di questo canone poteva essere lo stesso dei precedente: i padri dei concilio volevano evitare le indi- gnazioni tra i fedeli584. Essi avevano 1'incarico di vigilare sui templi e dovevano presiedere a tutte le solennità civili che avevano un caratte- re religioso. Inoltre avevano speciali posti nel teatro e nelle manifesta- zioni cultuali. In tal modo si puo capire perché i padri dei concilio proibivano la frequenza delle chiese cristiane ai duumviri585. I padri dei concilio tendevano a mantenere i vincoli di solidarietà e la pace sociale. Essi sembravano prevalenti rispetto alia questione della fede in una situazione confusa, quando la società era impregna583 J. Gaudmet, Le concile d'Elvire, coll. 335-336. 584 W. Wischmeyer, Von Golgotha zum Ponte Molle, p. 74. 585 A. Di Berardino, Obiezionc tli coscienza e servizio ciinle nella Chiesa precostantiniana, p. 129. 120