Erdő Péter (szerk.): Bűn és isteni irgalom mint a mai ember problémája - Studia Theologica Budapestinensia 30. (2002)
Prologo - Il peccato e la divina misericordia
bilità: o si nega il difetto e si dice che tutto funziona bene, o si butta via l'apparecchio, perché è diventato inutile. Per un simile atteggiamento, la sodetà puo essere a volte crudele e senza misericordia, altre volte invece pretende il diritto di continuare dei comportamenti owiamente criminosi, contrari alla vita e ai valori fondamentali. È questa la tensione in cui la nostra fede richiede una risposta diversa. Questa risposta si dà, sin dall'inizio dell'epoca veterotestamentaria, dalla relazione tra Dio e l'uomo. Il peccato infatti non è un difetto di un apparecchio, ma è il de- terioramento o l'offesa di una relazione personale. Per questo esiste la misericordia, e di questa misericordia parla sostanzialmente il messaggio deli'Antico e del Nuovo Testamento. Questa misericordia è il nucleo della nostra salvezza. Esiste quindi la misericordia, e per questo possiamo af- frontare in modo giusto il peccato presente nel nostro mondo e in noi stessi. Tale peccato infatti non è una cosa inperdonabile e irreparabile, ma non siamo neppure costretti a giustificarlo, a dire buono quello ehe è cat- tivo. Credo ehe sia tutto ciö la vera base dell'attualità del congresso di oggi. Per questo sentiremo su questa questione delle relazioni bibliche, patrologiche, sistematiche, per poter raccogliere i punti di vista delle diverse comunità cristiane, arricchirci a vicenda ed arrivare forse ad una risposta comune a questa domanda ehe tocca seriamente tutta 1'Europa. Tutti noi, teologi della parte orientale delTEuropa Centrale o delTEst europeo, siamo inclini a considerare la teológia o le scienze ec- clesiastiche della nostra regione come una dipendenza, un rimorchio della teológia occidentale. Certo ehe abbiamo detto anche noi, con un po' di ritardo, diverse cose che si dicono generalmente in occidente. Ma esiste un fatto ehe smentisce tale opinione assai diffusa. Esso è la nostra esperienza di vita che differisce notevolmente da quella dei nostri fratelli occidentali. Forse sentiamo di più il peso dei peccati e dei guai, sentiamo di più che esistono delle situazioni drammatiche nella vita, nelle quali c'è posto soltanto per la misericordia. Credo ehe noi insieme, teologi delTUniversità Babe§-Bolyai di Cluj-Napoca e delFUniversità Cattolica Péter Pázmány di Budapest, possiamo dire anche delle cose ehe possono essere nuove e possono costituire un dono anche per altri, prima di tutto per i lettori di questi testi. 10 Péter Erdő Vescovo, Rettore dell'Università Cattolica Péter Pázmány