Folia Theologica 19. (2008)
Ujházi, Lóránd: Il diritto naturale dei genitori di educare i loro figli ed il dovere dei cattolici di assicurare una crescita spirituale cattolia
376 ÚJHÁZI, Lóránd rich è giusta quando dice che, se lo Stato non riconosce la precedenza delle famiglie, crea una dittatura mascherata, la quale serve gli interes- si dei gruppi di potere, i quali hanno interesse di separare 1'individuo dalla protezione familiare,80 la quale è il nido della sana educazione. Tutto questo atteggiamento dello Stato sarebbe contro degli interessi dei figli, dei genitori ehe non possono trovare la loro stabilité senza la famiglia creata dal matrimonio cosi non possono adempiere la loro funzione educativa. Ma questo è contro anche gli interessi dello Stato e della Chiesa, perché manca il nucleo basilare di tutti e due, solo i gruppi potenti speculativi sarebbero i vincitori di questo dannoso e colpe- vole atteggiamento.81 Ovviamente anche a livello soprannaturale la convivenza tra cris- tiani senza matrimonio è priva della grazia ehe deriva dal matrimonio come sacramento. Ma anche i non cristiani sono privi della grazia so- prannaturale - ehe non è sacramentale -, perché solo il matrimonio era fondato sulla volonté di Dio (GS 48), e non gli altri tipi di convivenza. I cattolici devono esser anche consapevoli di esser vincolati alia forma canonica per contraire un matrimonio valido (cann. 1108; 1117). Se manca la forma canonica e non hanno ricevuto una dispensa, debbono sapere ehe loro non vivono nel matrimonio, ma in un'altra forma di convivenza, la quale è priva della stabilité necessaria a un'educazione bilanciata, ed è priva della grazia sacramentale. Non pariando della forma canonica la quale anche avvisa le parti ehe di dover accettare i figli come dono di Dio educarli secondo l'insegnamento della Chiesa. È importante sapere tutto questo, perché i cattolici debbono evitare la relativizzazione dei matrimonio canonico e dei suoi effetti. E debbono evitare di confondere effetti dei matrimonio contratto con la forma canonica con effetti di una convivenza declarata in una via diversa.82 Ma tutto questo non significa, ehe quando le parti non mantengono la convivenza matrimoniale, oppure sono divorziati in foro civile, non debbano adempiere il loro dovere elementare ehe deriva dalla maternité e dalla paternité, e non debbano soddisfare il loro compito cattoli- co di assicurare 1'educazione cattolica ai loro figli. Anche questi genitori, ehe vivono nella difficoltá, o nella crisi dei loro matrimonio, 80 Cfr. P., J. Viladrich, La famiglia sovrana, in Ius Ecclesiae, 7 (1995) 549. 81 Ibidem. 82 Cfr. Giovanni Paolo II, Alloc, alla Rota Romana, nr. 4, 6,1.11.2001, in AAS, 93 (2001) 360; 362.