Folia Theologica 18. (2007)
Tamás Tóth: Gábor ed Ádám Patachich e la riforma cattolica in Ungheria L'esempio dell'Arcidiocesi di Kalocsa-Bács (1733-1784)
LA RIFORMA CATTOLICA IN UNGHERIA 273 1. Il cosiddetto Regno d'Ungheria con la parte settentrionale del vecchio Regno, detta anche Alta Ungheria, sotto la sovranità degli Asburgo. Le strutture feudali e gli uffici del Regno sopravvissero dentro questa organizzazione. Alla fine del XVI secolo la maggio- ranza degli abitanti aderi alla riforma protestante, ma le cariche più alte rimasero nelle mani dei cattolici. Nel Seicento la maggioranza divenne nuovamente cattolica grazié alTappoggio degli Asburgo ed all'attività degli ecclesiastici, fra i quali il Primate-Cardinale Péter Pázmány (1616-1637), che attuarono la riforma tridentina. 2. Il Principato di Transilvania e del Partium nacque come un territorio temporaneo, ma rimase autonomo fino al 1711. Questa indipen- denza fu relativa, perché il Sultano considerava la regione come stato vassallo, ma il cuore degli abitanti era più attratto dai cristiani. Era un paese pluriculturale, poiché era abitato da ungheresi (Magiari e Siculi), tedeschi (Sassoni) e rumeni (Valachi e Moldavi). Nel 1768 la Diéta della Transilvania riconobbe quattro religioni (cattolici, calvinisti, luterani ed anti-trinitari) libere, un fatto davvero eccezionale nelTEuropa d'allora. Il Principato era tuttavia protestante, ed un vescovo cattolico non potè sedere nella Diocesi di Transilvania fino al 1715. 3.1 turchi presero tutto il territorio che si trovava nella parte meridionale di Buda. Qui fu installata l'organizzazione ottomana, ma * II dieci diocesi. Kalocsa fu fondata nel primo decennio del secolo ed il primo vescovo della diocesi fu un benedettino, Asrik, del quale non ci sono tante no- tizie. Ambasciatore di Stefano, offri la corona reale, dono del Papa Silvestro II (999-1003), al nuovo sovrano. Kalocsa ed Esztergom divennero rapidamen- te sedi arcivescovili con un successo sorprendente. Alla nascita di un nuovo regno si costruiva di solito una sola sede vescovile metropolitana come è evidente nei casi della Polonia che aveva solo un arcivescovado nel periodo considerato, e della Boemia. Non sono chiare né la ragione dell’elevazione di due diocesi invece di una, né il doppio nome dell’Arcidiocesi: Kalocsa e Bács (Bac, Serbia). Mentre è un fatto evidente che durante il Medioevo la diocesi metropolitana aveva due città di sede con due chiese cattedrali e due capitoli metropolitani, non è chiaro, invece, corne si formasse questa struttura partico- lare. Per alcuni si traita dell’unione di due diocesi, per altri di uno spostamen- to e più tardi di un ulteriore spostamento della sede da Kalocsa a Bács e poi da Bács di nuovo a Kalocsa. In ogni caso gli Arcivescovi di Kalocsa-Bács eb- bero un ruolo importante nella vita del Regno medioevale, poiché erano considerati come seconda dignità nella gerarchia ecclesiastica. Li troviamo occupare alte cariche e prendere decisioni importanti nel Regno medioevale. Le diocesi suffraganee erano: Csanád, Sirmium (Srijem/Srem), Transilvania, Várad (Nagyvárad; Oradea, Romania), Zagabria, Zengg-Modrus (Senj-Modrus).