Folia Theologica 18. (2007)

Attila Puskás: Il rinnovamento dell'interpretazione trinitaria della creazione nella teologia odierna

192 A. PUSKAS gure eroiche dei miti dei germani, i sistemi dualisti dei gnosticismo e dei manicheismo, e anche il modo di pensare di Eradito e di Nietzsche. Balthasar considera la storia della filosofia religiosa come il mo- vimento dialettico senza una vera sintesi tra la posizione di Parme­nide e di Eradito, tra la via dell'apparenza e la via della lotta tragi­ca. La via dell'apparenza è in grado di fondare 1'esistenza dei mon- do nell'Uno assoluto soltanto con la negazione o la svalutazione delle differenze reali ed evitando il prendere sui serio la finitezza dell'esistenza umana. La via della lotta tragica puö dare senso alia molteplicità e alla diversité, ed è capace di prendere sui serio la fini­tezza con i suoi contrasti solo a costo di rinunciare ad un'unità on- nicomprensiva. La via dell'apparenza scioglie i contrasti solo appa- rentemente; la via della lotta tragica intensifica i contrasti fino al tragico rendendo l'uomo un eroe tragico senza poter dargli un vero compimento. Tutti e due le vie falliscono, perché nessuna di esse è in grado di prendere in considerazione le esigenze e le esperienze ugualmente legittime deli'altra via. Gli elementi secondari delle vie possono mescolarsi, ma senza ehe ne risulti una vera sintesi delle esperienze originali.23 3.1.2 La via d'uscita dalle aporie nella luce del mistero trinitario Si puo evitare le due aporie sopra esposte solo se l'ultima realtà assoluta viene considerata come un'unità nella differenza e una dif- ferenza nell'unità, cioè in quanto essa è un'unità che non esclude, anzi, comprende la differenza. Solo in questo caso si puô ricondurre il mondo delle differenze e delle molteplicità all'uno originario ed è pensabile adeguatamente l'origine del mondo diverso rispetto a Dio, da Dio stesso. Nella prospettiva della fede cristiana è il Dio uno e trino il creatore del mondo, che significa quindi che la fonte ulti­ma dell'esistenza del mondo è bessere divino inteso come unità del­la differenza e dell'identità. La teológia trinitaria della creazione rende possibile alio stesso tempo: (1) riconoscere come una realtà le differenze, la molteplicità e la diversité tra gli esseri finiti (contro la via dell'apparenza nella dottrina di Parmenide, di Zenone e la filo­sofia d'india); (2) considerare le diversità e la molteplicità corne va- lori e momenti positivi dell'essere, di rango uguale con l'unità e con 23 Cfr. BALTHASAR, H. U. v„ Das Ganze im Fragment, 80.

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