Folia Theologica 18. (2007)

Attila Puskás: Il rinnovamento dell'interpretazione trinitaria della creazione nella teologia odierna

190 A. PUSKAS lato l'esistenza del mondo ehe comprende moltitudine e diversité enorme degli esseri? Le filosofie e le religioni tentavano di rispon- dere diversamente a questa domanda. Balthasar distingue due tipi fondamentali delle risposte filosofi- che e religiose quanto alla relazione dell'uno alla molteplicità. La prima interpretazione denominata via dell'apparenza sostiene ehe solo quell'uno assoluto, ehe si trova öltre alla moltitudine, alla di­versité e ai contrapposti, puo essere l'essere vero.17 La differenza tra Dio e il mondo non è altro ehe la differenza tra l'unité e la moltepli- cità, quella tra l'essere vero e l'essere apparente, e la differenza tra l'essere e l'apparenza. Un mondo delle diversité e dei contrasti si poteva prendere origine da quest'uno assoluto onnifondatore e pri­vo di ogni differenza soltanto per mezzo di una specie di caduta o decadenza originaria.18 Se è l'essere finito ad essere responsabile per la caduta dall'unité onnicomprensiva, lo scopo e il dovere saré il ritorno ail'unité origi­naria, lasciando dietro le spalle ogni tipo di differenza e molteplici- tà.19 Questa via interpretativa dell'esistenza del mondo e della re- denzione sta percorrendo la filosofia religiosa d'india (la dottri- na-maya) ehe considera in ultima analisi l'individualité, l'essere di­stinto e moltiplice come una mera apparenza. Questa via è presente nel pensiero o ccidentale negli autori della scuola d'Elea (Parmeni­de, Zenone), nel simbolo di fuoco cosmico della stoa, dove l'anima individuale è una scintilla che scoppia dal fuoco, e nella dottrina di emanazione del neoplatonismo e, per quanto riguarda l'aspetto del­la redenzione è presente anche in Platone. Balthasar fa alcune osservazioni critiche al pensiero della via dell'apparenza. Questa interpretazione vorrebbe superare l'espe- rienza originale della differenza tra l'infinito e il finito, ma lo fa infi­17 Cfr. BALTHASAR, H. U. v., Das Ganze im Fragment. Aspekte der Ge­schichtstheologie, Einsiedeln 1963, 74-77. 18 Balthasar dice a proposito: „Aus einem jeder Differenz entbehrenden Gott kann eine differente Welt immer nur als ein Abgefallenes entspringen, wie sämtliche Religionen, die das Gott-Welt-Verhältnis spekulativ zu durchdrin­gen suchten, durchweg feststellen mussten.“ BALTHASAR, H. U, v., Wahr­heit Gottes. Theologik II, Einsiedeln 1985, 169. 19 Cfr. BALTHASAR, H. U. v., Das Ganze im Fragment. Aspekte der Ge­schichtstheologie, 75.

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