Folia Theologica 14. (2003)

Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer

98 A. PUSKÁS esiste di fatto senso e quale proposta di senso sia vera. In un altro luogo, Scherer costata ehe la sua argomentazione di tipo trascen- dentale non è adatta di decidere quasi a priori se la speranza dell'uomo nel senso sia giustificata dalla realtà stessa o no23. C'è ancora da aggiungere una precisazione. Questa [la negazio- ne del Verwiesensein auf Sinn] deve essere ritenuta sensata affin- chè possa essere effettuata. Che cosa significa qui la parola «sensa­ta»? A che cosa si riferisce: al senso semantico, cioè al significato (Bedeutung) della proposizione negativa, o al fatto ehe la negazio- ne, in quanto è una azione, deve essere ritenuta sensata da chi la esegue? La parola tedesca sinnvoll in sé non decide la questione e dà spazio ad ambedue le interpretazioni. Le citazioni appartenenti al contesto del ragionamento ci aiutano a capire l'intenzione di Sche­rer24. II nostro autore poi nel suo commento, in parte critico, all'argomentazione di A. Camus mette in chiaro il significato del sinn­voll. Infatti, egli rimprovera a Camus di aver mescolato i due signifi­cati del senso, cioè quello semantico con quello esistenzial-prag- matico25. II significato del sinnvoll dunque nel ragionamento di Sche­23 «So steht zwar für transzendentale Reflexion nicht apriori fest, daß die Hoff­nung des Menschen auf Sinn durch die Realität gerechfertigt ist, wohl aber, daß das Ich, so ursprünglich es um sich selbst weiß und sich selbst will, sich so ursprünglich auch als auf Sinn verwiesen verstehen muß. Mit dem Ich ist die Idee von Sinn in der Welt und - mit ihr unlöschlich verworben - die von Freiheit». SCHERER, Reflexion - Meditation - Gebet, 30. 24 Öltre alle citazioni riguardanti direttamente le azioni umane è ancora rilevan- te ciö che H.E. Hengstenberg dice del rapporta fra il senso semantico e prati- co: «Wenn ich einem Gesprächspartner gegenüber die Behauptung aufstelle: Das Leben hat einen Sinn und er die Wahrheit dieses Satzes leugnet, so be­weist er damit, daß er sehr wohl verstanden hat was ich mit einem Sinn des Lebens meine. Und selbst wenn er dies leugnen und (positivistisch) behaup­ten sollte, der eben genannte Satz sei sinnlos, ... so beweist er damit wieder, daß er in allgemeinen die Forderung stellt, daß gesprochene Sätze einen Sinn haben sollen». H.E. HENGSTENBERG, Grundlegung der Ethik, 74. Qui sembra di pariare del senso semantico delle frasi e a questo proposito si affer­ma la richiesta che esse devono avere questo senso semantico. Questa richie- sta deve essere ritenuta sensata da chi nega il senso semantico delTaffermazione «La vita ha senso». La richiesta dei positivista se è sensata lo è ma non nel senso semantico. 25 La tesi di Camus è che «Reden repariert.» La posizione del totale assurdismo (tutto è assurdo) è contradittorio dal momento che il linguaggio presuppone sempre senso come significato. Perfino lo stare zitto significa qualcosa. La critica di Scherer contro Camus è questa: «Damit verwischt er aber wohl den oben von uns angesprochenen Unterschied von existenzial-pragmatischem

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