Folia Theologica 14. (2003)

Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer

ARGOMENTO IN FAVORE DELL'ESISTENZA DI DIO 137 zial-pragmatico) o lo stesso essere riferito al senso esisten- zial-pragmatico risulta insensato;77 (b) O c'è Dio o l'uomo, in quan­to riferito necessariamente al senso esistenzial-pragmatico, è la cima assurda di un mondo assurdo. Abbiamo visto quale sia la connessio- ne tra le due alternative. In ambedue i casi le parole insensato e as­surdo vengono usate nel senso di vano, ingiustificato (non vale la pena). Cio ehe è la condizione trascendentale dell'agire umano vie- ne applicato alia condizione stessa. Si pone la domanda sulla giusti- ficabilità non dell'agire umano, ma della condizione dell'agire uma­no stessa. Questa condizione trascendentale non è un agire, ma un fatto. L'essere riferito al senso esistenzial-pragmatico è un fatto in- negabile e inconfutabile. Questo fatto necessario puö essere giustifi- cato solo da un fatto contingente, dal realizzarsi dei contenuto di senso incondizionato. Se non c'è questo contenuto di senso incon- dizionato, l'essere riferito al senso, pur rimanendo un fatto necessa­rio, non è giustificato, nel senso ehe non ha diritto all'essere. In que­sto senso è insensato o assurdo. Ci sono delle affermazioni in Scherer sulla base delle quali possia- mo presentare 1'alternativa sopramenzionata in una nuova forma:78 O c'è contenuto di senso incondizionato (è possibile il senso esisten­zial-pragmatico) o l'essere riferito al senso esistenzial-pragmatico ri­sulta incomprensibile (formula c.,). Se non si realizza contenuto di sen­so incondizionato nel mondo, resta incomprensibile il fatto delTessere riferito a questo contenuto di senso incondizionato. Come si spiega il fatto che in un mondo in cui il senso esistenzial-pragmatico non è possi­bile appaia un ente, l'uomo, che è riferito necessariamente a questo sen­so esistenzial-pragmatico impossibile? Qui la domanda non riguarda la giustificabilità di un fatto, ma la comprensibilità di esso. Non si ragiona 77 II nostro autore pone implicitamente quest’alternativa anche alPinfuori del contesto dell’argomentazione in favore dell’esistenza di Dio: «Der Sinnsu­cher, der am Ende seines Weges zu dem Ergebnis käme, alles sei sinnlos, müßte sein eigenes Suchen nach Sinn und die Tatsache, daß er dieses aus der Notwendigkeit seines Wesens heraus unternimmt, als den Gipfel der Absurdi­tät einer absurden Welt ansehen». SCHERER, Strukturen des Menschen, 64. 78 «Allerdings muß man sich die Frage stellen, wie es unter der Voraussetzung einer sinnlosen Wirklichkeit möglich ist, da es ein Wesen gibt, eben den Men­schen, das in der innersten Wurzel seines Seins auf Sinn aus ist.» Ibidem. «Wie kann aber in einer solchen Welt überhaupt dieser Wille Vorkommen? Wie kann das Sinnblinde nach Sinn Verlangendes hervorbringen?» SCHE­RER, Welt — Natur oder Schöpfung?, 111.

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