Folia Theologica 12. (2001)
Péter Erdő: Contributo della Chiesa alla formazione dell'autocoscienza culturale europea
8 P. ERDŐ 2. Autocoscienza culturale, valori e realizzazione dei valori - una domanda morale, culturale, sociologica e giuridica I valori umani sono in stretto rapporto con la coscienza dell'uomo o - se si vuole - con la sua scienza del bene e del male. L'autocoscienza morale quindi è inseparabile dalla visione del mon- do. Con questa affermazione perö ci muoviamo già anche nel campo della cultura e persino della religione. È questo il motivo per cui uno Stato non puo essere costitutivo per tali valori e deve cercare i valori nel cuore dei membri della società. D'altra parte è un fatto sociologico conosciuto ehe la coscienza di valori della maggioranza di una società non significa ancora che il comportamento della maggioranza della gente segue realmente questi valori. È generalmente riconosciuto che lo Stato ha il compito di garan- tire, nel miglior modo possibile, il bene pubblico. Che cosa è pero il bene pubblico, quale cosa è buona, individualmente e socialmente, per l'uomo: tutto ciö puo essere deciso soltanto in base a una visione del mondo. Per questo, malgrado ogni giusta neutralité dello Stato, Stato e cultura, Stato e religione possono essere separati isti- tuzionalmente uno dall'altro, rimane vero pero che lo Stato è basato sulla società, dalla quale esso deriva. Ed è proprio la società che non è separabile dalla cultura, dalla visione dei mondo e dalla religione, oppure dalle religioni. La libertà di coscienza e di religione, benchè siano delle esigenze fondamentali di fronte alio Stato moderno, ciö non significa che tutte le religioni, tutte le visioni dei mondo abbia- no lo stesso valore. La base della libertà di coscienza e di religione non è l'idea che tutte le religioni siano soltanto delle convinzioni soggettive e non abbiano alcuna verità oggettiva corne contenuto, vale a dire il fondamento di questa libertà non è la rinuncia alla possibilité della verità oggettiva, ma proprio il contrario. Tutto cio si esprime nel modo più appropriate nella dichiarazione "Dignitatis humanae" del Concilio Vaticano II sulla libertà religiosa. È la dignité della persona umana che richiede che si possa cercare liberamen- te e senza alcuna costrizione esterna la verità oggettiva su Dio e sulla via in cui gli uomini, che gli rendono omaggio e servizio, possono