Folia Theologica 12. (2001)

Józef Krzywda CM: La richiesta del principio di sussidiarieta nell'ambito della realizzazione della missione della Chiesa (Abbozzo del problema)

LA RICHIESTA DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA 21 3. L'applicazione dei principio di sussidiarietà Nella nostra analisi bisogna sottolineare un'altra volta che il principio di sussidiarietà non è un elemento costitutivo della Chiesa e percio dovrebbe essere adoperato con un'adeguata attenzione. Cio significa in pratica ehe questo principio potrebbe essere adope­rato in relazione alla Chiesa solo, se si trattasse di un bene sopran- naturale; a tali béni appartiene certamente la comunità: communio23. Tuttavia, dato che non è facile, come afferma ancora il Sinodo del 1985, definire il termine communio, tanto più difficile sembra far applicare il principio di sussidiarietà ad una corretta realizzazione della communio soprannominata. Infatti, troviamo un'osservazione diretta ehe la realtà della comunione, male interpretata ed applica­ta, potrebbe essere pericolosa per la costituzione della Chiesa e per una giusta autonómia delle Chiese particolari24. Dato che qui appaiono certi dubbi e obiezioni, E. Corecco propo­ne come punto di partenza 1'unica realtà che è sicura, e cioè il fatto di una reale immanenza della presenza della Chiesa universale in ogni Chiesa particolare e vice versa25. Percio prima di tutto bisogna porre la domanda: nella formula "in quibus et ex quibus" si verifica in qualche modo il principio di sussidiarietà oppure bisogna piutto- sto limitarsi solo ad un uso corretto degli elementi costitutivi della struttura della Chiesa in questa relazione ehe si fa presente sulla li­nea: Chiesa universale - Chiese particolari, senza far introdurre il principio di sussidiarietà nella realizzazione della missione della Chiesa? a) La Chiesa universale - le Chiese particolari e il principio di sussidiarietà Anzittutto, la prima e fondamentale premessa, racchiusa nella formula della LG 23,1: „in quibus et ex quibus", permette di consta­tai ehe la Chiesa universale come tale non esiste da sola, in forma di una sovrastruttura, ma si realizza là, dove esistono e si realizzano le Chiese particolari. La Chiesa universale costituisce una comunio­ne delle Chiese (communio Ecclesiarum) e allô stesso tempo si realiz­23 E. CORECCO, lus et communio, I, op..cit., p. 547. 24 P. ERDŐ, Teológia del diritto, op. cit., p. 126. 25 Ibidem.

Next

/
Thumbnails
Contents