Folia Theologica 8. (1997)
István Czakó: Abramo come paradigma del credente nel libro "Timore e tremore" di Soren Kierkegaard
ABRAMO COME PARADIGMA DEL CREDENTE 207 1.3 La rottura del fidanzamento con Regina L’importanza di trattare la relazione di Spren con Regina è evidentemente fuori discussione.36 L’essere paradigmatico del “Padre della fede (Rom 4,16)”37 per Kierkegaard, la sua esemplarità risulta ulteriormente intensificata dall’evidente riflesso autobiografico ehe si esprime nel ripensamento della figura biblica38: “la rinuncia di Abramo al figlio della promessa, la sua disponibilità assoluta all’ordine assurdo ricevuto da Dio ed il contestuale mantenimento del proprio desiderio dopo avervi rinunciato esprimono la fede di Abramo, cioè il superamento delTetica e della stessa rassegnazione infinita, e dunque il superamento della storia mediante il radicamento in essa (cioè, la non-rinuncia al desiderio) da parte dell’eroe della fede, in netta antitesi con l’eroe tragico della sfera estetico-etica: perfetto parallelismo della vicenda interiore dell’autore, obbligato a lasciare Regina dalla propria coscienza di essere-concezione, per ubbidire ad un comando di Dio.”39 È del tutto chiaro ehe Isacco è il parallelo di Regina40, ma — e qui ci sembra stare la domanda più interessante a difficile dell’interpretazione — fino a ehe punto vale il parallelismo in realtà, quanto condivide Kierkegaard le affermazioni del suo pseudonimo Johannes de Silentio?41 Non siamo in grado di poter offrire una risoluzione a questo problema complesso, vorremmo soltanto constatare i fatti più significativi per gettare le basi in vista di una spiegazione del nostro argomento principale: la presentazione dell’eroe della fede, Abramo, come paradigma del credente. Per brevità trattiamo 36 “Se è certamente esatto affermare, ehe senza lo Hegel non sarebbe pensabile Kierkegaard è altrettanto vero (...) ehe ove si prescinde dal rapporto a Regina, Kierkegaard non sarebbe Kierkegaard.” G.M. PIZZUT1, Perché Kierkegaard lasciö Regina, 470. 37 S. KIERKEGAARD, Timore e tremore, Milano, 1972. 39. 38 “...entscheidend für das Verständnis ist es, dass eine alttestamentliche Gestalt als Symbol benutzt wird.” N. THULSTRUP, Kierkegaards Verhältnis zu Hegel, Stuttgart, 1969. 165. 39 G. M. PIZZUTI, Esemplarità di Abramo, in Nuovi Studi Kierkegaardiani a cura di G. M. Pizzuti. Potenza, 1989. 34. 40 “...Isaac is really Regina whom he had sacrificed in love.” G. E. ARBAUGH - G. B. ARBAUGH, Kierkegaard's autorship, 107. 41 Questo problema ha vari pretese di soluzione (Bohlin, Hirsch, Wahl) ma nessuna sembra essere la decisiva. Cfr. V. MELCHIORRE, Kierkegaard e il fideismo, in Rivista di füosofia neoscolastica 1953. n.45. 168.