Folia Theologica 8. (1997)

Edoardo Barbieri: Panorama delle traduzioni bibliche in volgare prima del concilio di Trento (Parte I)

176 E. BARBIERI L’anonimo traduttore dell’Evangeliario conservato in un manoscritto databile tra fine Tre e inizi Quattrocento pone invece una particolare attenzione al problema della difficoltà di una traduzione fedele: Et non basta la sola gramatica ad volghareççare, ma si richiede la theologia et spositione de’ santi dottori; perô addunque vi diciamo tutto questo acciö che.lia fatica non sia perduta. Anche perché la Scripptura in molti luoghi parla moço, et manchandovi parole ehe vi si debbono intendere et supplire per aiutare l’ydioti, et perché altri non si maravigli e non creda ehe sia mutata la substançia del testo, quando suppliremo o dichiareremo alchuna parola che sarà necessaria et che vi si intende, vergolerè di sotto a quella cotale parola o paraula, acciö che.ssi conoscha quella ehe sta nel testo e quella ehe no.22 23 Simili preoccupazioni venivano espresse a metà del Trecento dal domenicano Iacopo Passavanti che, nello Specchio di vera penitenza, cosî si esprime circa le versioni vernacole della Bibbia: In certi libri della Scrittura e de’ dottori ehe son volgarizzati, si puote leggere, ma.con buona cautela, imperö che si truovano molti falsi e corrotti, per difetto degli scrittori24 (ehe non sono comunemente bene intendenti) e per difetto de’ volgarizzatori (i quali, i passi forti della Scrittura e i detti de’ santi sottili e oscuri non intendendo, non gli spongono secondo l’intimo e spirituale intendimento, ma solamente la scorza di fuori della lettera, secondo la grammatica, recano in volgare) [...] Con ciö sia cosa ehe a voler bene volgarizzare converrebbe ehe l’autore fusse molto sufficiente, non pure in gramatica, ma egli converebbe bene sapere teológia e delle Scritture santé avere esperte notizie ed essere rettorico e essercitato nel pariare volgare e avere sentimento di Dio e spirito di santa devozione [...] E sarebbe molto necessario che si vietasse che non si volgarizzino più, e quegli ehe sono volgarizzati si correggessono per persona che ‘1 sapesse ben fare.25 22 Volgarizzamento degli Atti degli Apostoli di fra Domenico Cavalca domenicano, [a c. di F. NESTI], Firenze 1837, pp. 2-3. 23 Dal ms. Firenze, Riccardiano 1787, riferita da BERGER, «La Bible italienne», p. 408. 24 Nel senso di scriba, copista. 25 J. PASSAVANTI, Lo specchio di vera penitenza, a c. di M. LENARDON, Firenze 1925, pp. 352-353. Sull’autore si veda T. KÄPPELI, Scriptores Ordinis Praedicatorum Medii Aevi, II, Romae 1975, pp. 332-334.

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