Folia Theologica 8. (1997)
József Török: Storia della liturgia medievale dell'Ungheria
148 J. TÖRÖK cospicui dell’anno liturgico. Dal caso di San Gherardo si puô dedurre la stessa conclusione, con la differenza ehe questa cattedra aveva un passato ancora più breve come nel caso di Esztergom. Öltre allo svolgimento dei divino ufficio potevano pure pensare all’educazione dei giovani. Si puô accettare come autentico il particolare della biográfia di Gherardo ehe dice che aveva organizzato a Csanád una scuola per giovani ungheresi e poi aveva chiamato dell’aiuto dalla rinomata scuola di Fehérvár per richiesta del maestro Valter21. “Il numero dei fedeli e dei clero aumentava” — serive la leggenda citata e il secondo Codice di santo Stefano (1030-1038) consacrava la prassi con ogni probabilità formatasi e già in uso secondo cui “ogni dieci villaggi devono costruirsi una chiesa; il re procuri i paramenti e le coperte per gli altari, mentre il vescovo dia il sacerdote ed i libri”22. Nonostante Torganizzazione della formazione dei chierici e della copiatura di libri la Chiesa ungherese nei decenni successivi, dopo il consolidamento della situazione interna ebbe di nuovo bisogno dell’aiuto delle chiese occidentali, come lo dimostra il caso di Leodvin che arrivö nel 1048 dalla Lotaringia alla corte di re Endre23, e lo dimostrano pure quei libri liturgici che trasmettevano l’influenza liturgica della Lotaringia. L’Evangelistarium detto di Szelepcsényi, pur essendo stato scritto prevalentemente in Ungheria con i suoi Santi e Ia struttura delle pericope fa chiaramente vedere ehe il suo prototipo, certamente del secolo XI, era proveniente dalla regione dei Reno-Lotaringia24. L 'Evangelistarium Oláh invece era stato preparato senza dubbio per la diocesi di Liège e risale al secolo XI25. Nella seconda metà del secolo XI la liturgia ungherese fu influenzata da un’altra “regione liturgica”, quella del Reno- Lotaringia. I due evangelistari ci informano anche sül fatto ehe tipi di libri erano inizialmente usati per la santa messa. Le preghiere dei sacerdote erano da 21 Szent Gellért püspök Nagy Legendája (Leggenda maggiore del -vescovo San Gherardo), in: Árpád-kori legendák (Leggende dell'epoca degli Árpád), p. 85. 22 Szöveggyűjtemény..., o.c., I., p. 24. 23 GALLA, F., Szent István apostoli ténykedése és e téren ismertebb munkatársai (L ’attivitá apostolica di Santo Stefano ed i suoi collaboratori più noti questo campo). In: SZIE I., pp. 324-325. 24 RADÓ, pp. 230-236; SZIGETI, K., A Szelepcsénvi-kódex (II codice Szelepcsényi), 1961, pp. 363-370. 25 RADÓ, pp. 237-240; Riguardo al problema del suo utilizzo in Ungheria, v. SZENDREI 1981, pp. 20-21.