Folia Theologica 7. (1996)

Péter Szabó: Opinioni sulla natura delle "chiese sui iuris" nella canonistica odierna

CHIESE SUI IURIS 245 costruite solo dall’autorità ecclesiastica (ossia qualitativamente meno stabili di quelle di fondazione divina, per servire ad un miglior adempi- mento della missione ecclesiale), sembra che siano sopprimibili o cambi- evoli solamente in vista di un organo o di un sistema concreto che servirebbe più efficacemente il detto scopo della Chiesa, prefissato dal suo Fondatore. II detto incarico perö — in misura dell’importanza dei di­versi uffici — dà un fondamento o dimensione provvidenziale ad ognuno di loro, anche se évidén- temente non li rende uffici direttamente voluti da Cristo. Cosî il LG 23d — mentre non attribuisce la fondazione delle Chiese patriarcali ad una espressa volontà di Cristo — la ritiene una dis- posizione della divina Provvidenza. Come G. Philips serive, la ragion d’essere di queste unità intermedie è di evitare l’atomizzazione, ehe cer- tamente non è la regola della costituzione della Chiesa.36 Da questa af- fermazione conciliare risulta ehe — dopo esser arrivato ad un certo livello di sviluppo — un’equilibrata struttura intermedia puö diventare praticamente un elemento indispensabile per il giusto funzionamento della comunione ecclesiale. Riassumendo sinteticamente questi dati, potrebbe dirsi ehe anche la struttura intermedia è indispensablie per la Chiesa, sebbene non nel sen­so che in mancanza di ciö venga direttamente meno l’identità della Chi­esa di Cristo, bens! nel senso che il venir meno di quella funzione ehe attualmente e di fatto è adempita da essa, potrebbe realmente minacciar- ne l’identità. È vero ehe nella storia moderna delle Chiese ortodosse la dominanza eccessiva di certe strutture sovraepiscopali ha prodotto una deformazione forte ed istruttiva (cf. ad es.: la figura del sinodo endemou- sa37). Allô stesso tempo bisogna tener presente anche il fatto ehe secondo non pochi la mancanza di queste strutture è ugualmente pericolosa per l’identità della funzione episcopale. Secondo tali autori — corne dimost- ra l’ecclesiologia post-tridentina — non solo la sopravalutazione di ques­to livello puö minacciare la natura autentica della funzione del vescovo eparchiale, ma indirettamente anche la sua eliminazione.38 Tanto vero 36 PHILIPS, La Chiesa, 275. 37 Si veda sopratutto: CORECCO, E., "Sinodalità", in Nuovo dizionario di teoló­gia, (BARBAGLIO, G., - DIANICH, S., a cura di), Milano 61991,1443-1446. 38 GRESHAKE, G., "Zwischeninstanzen zwischen Papst und Ortbischofen", in Die Bischofskonferenz. Theologischer und juridischer Status, (MÜLLER, H., - POTTMEYER, H„ Hrsg, von.), Düsseldorf 1989, 105, citato da: MÜLLER, H., "How the Local Church Lives and Affirms its Catholicity", in The Jurist 52 (1992) 360-361.

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