Folia Theologica 6. (1995)
Mihály Szentmártoni S.J.: La confessione
194 M. SZENTMÁRTONI Il peccato è uguale alla morte spirituale. L’uomo è secondo sua natura orientato verso Dio: il peccato distrugge questa relazione. E questa morte ha dei segni visibili: la schiavitù, la fame nel mondo, 1’aggressività, ecc. L’uomo puo distruggere la sua vita commettendo un suicidio ma si puo suicidare anche spiritualmente. Nessuno è in grado di ridare a se stesso la vita, né quella fisica, né quella spirituale. Nessuno puo perdonare un peccato a se stesso; lo puô fare soltanto Dio. Affermano Alszeghy e Flick: “Attribuire all’assoluzione sacerdotale l’effetto di rimettere i peccati, presuppone dunque la verità ehe solo Dio puô perdonare le colpe, ma aggiunge ehe Dio vuole servirsi in questa nuo va creazione della mediazione della Sua Chiesa”.30 Cristo ehe perdona i peccati è la rivelazione di Dio deli’amore incondizionato, di colui cioè ehe accetta l’uomo senza condizioni. La domanda è soltanto cosa deve fare l’uomo per poter partecipare a questo amore incondizionato. La risposta è breve: deve riconoscersi peccatore, cioè bisognoso di questo perdono e di questo amore di Dio.31 La tragédia dell’uomo di oggi sta esattamente nel fatto ehe rifiuta di riconoscersi peccatore e di accettare la propria colpa. Constatiamo ehe l’uomo di oggi ha perduto la spontanéité di riconoscersi peccatore. Invece di questo egli cerca di mostrarsi come vittima delle circostanze o come un prodotto anonimo dello sviluppo. In questo contesto cio ehe finora si chiamava colpa, viene qualificato come un inevitabile attrito dell’evoluzione o dei progresso. Anche la psicologia contemporanea ha giocato un ruolo significativo in questa nuova tendenza con l’esagerata enfasi sulFinconscio, il quale rende l’uomo un prodotto dei “sotterraneo”, cioè un essere non creativo, ma piuttosto passivo.32 Tutto cio ha creato una schizofrenia nel mondo contemporaneo: tutti siamo pronti a stigmatizzare il male nell’altro, ma 30 ALSZEGHY Z., FLICK M., II sacramento della Riconciliazione, Marietti, Torino 1976, p. 82. 31 Cf. CENCINI A., Vivere riconciliati, pp. 31-32. 32 Cf. FORNARO M., Psicoanalisi e morale: conflitto o cooperazione?, in Rivista dei clero italiano 69 (1988) 829-840.