Folia Theologica 6. (1995)
Mihály Szentmártoni S.J.: La confessione
LA CONFESSIONE 181 all’uomo ciö che egli è, la sua natura, i suoi limiti e le sue potenzialità. La colpevolezza prende percio la forma di una responsabilità personale per aver agito contro il proprio bene. Questo significa, che non è più il solo atto ciö che determina la colpevolezza, ma anche l’intenzione, più precisamente, l’orientamento di fondo ehe inseparabilmente si unisce ail’atto. Percio la gravità di un peccato non si misura più solo in termini di conseguenze, ma prendendo in considerazione anche la libera decisione. Il sentimento stesso della colpa diventa punizione. Il pentimento consiste nel riconoscimento dell’atto davanti a sé e a Dio corne una negazione di se stesso e nella condanna dell’atto. La domanda che la persona si pone è: “Perché l’ho fatto?” È importante notare che non si tratta di un atteggiamento passivo o di una rassegnazione, ma piuttosto dei desiderio di ristabilire l’armonia sbilanciata. La confessione colloca questa auto-accusa in un contesto comunitario, dato che tutti quanti siamo responsabili dell’ordine morale oggettivo. 3. Il peccato a livello dell’amore s’inserisce nel contesto della vita psichica intima. L’agire morale qui consiste nella relazione matura dell’amore. La legge che dirige questo incontro non è più solo il desiderio di autorealizzazione, ma la chiamata a trascendere se stessi in una relazione personale con Dio. La forma più matura di questa relazione è l’esperienza mistica. La coscienza cessa di essere un giudizio razionale o logico, e diventa invece un “sentimento di Dio”, una coscienza della sua presenza. Il peccato viene vissuto corne un’infedeltà all’amore. La punizione per il peccato non consiste nelle conseguenze esterne, ma nella sofferenza per non poter realizzare il desiderio profondo di incontrare la persona amata. La persona si domanda: “Chi sono io?” Qualcosa di simile si ha anche sul piano dell’amore umano: dopo l’offesa di una persona amata si soffre per aver rotto la relazione con lei. II pentimento si poggia su una doppia sicurezza: da una parte si ha una responsabilità tutta personale, dali’altra la sicurezza che Dio è sempre pronto a perdonare. La risposta al pentimento consiste nel perdono ehe non solo ristabilisce il dialogo dell’amore, ma integra pure il peccato in questo dialogo. La confessione si vive corne un segno di questo nuovo incontro.