Folia Theologica et Canonica 11. 33/25 (2022)
Ius canonicum
112 PÉTER ERDŐ quindi non é una sovrastruttura nella Chiesa, ma appartiene organicamente alia sua realtä teologica e sociale.2 D’altronde il diritto canonico - sia quello latino universale ehe quello comune delle Chiese cattoliche orientali - é un ordinamento giuridico primario3, il quale non riceve la sua esistenza o la sua forza vincolante dai rispettivi stati, quindi non é un semplice statuto di un’associazione. Tale sovranitä della Chiesa nei suoi rapporti sociali intemi, tuttavia, deve essere operativa in contesto di diversi stati e di varie realtä sociali che possono rendere difficile o quasi impossibile la messa in pratica di certe norme dei diritto canonico. Cari confratelli vescovi, recentemente nominati! Non é facile la vostra missione nel mondo di oggi, dove in certe parti ci sono atti di violenza contro i cattolici o contro la Chiesa o situazioni di persecuzione, ma dove anche nel mondo cosiddetto occidentale non mancano segni di oppressione o di cristianofobia. Bisogna riconoscere, alio stesso tempo, che non abbiamo un assetto completo di norme canoniche per tali situazioni, ossia una regolamentazione compatta per lo stato di emergenza. E vero ehe anche le situazioni possono essere ben diverse, eppure dopo il cambiamento dei sistema nel mondo ex sovietico negli anni 1989-1991 cercavamo di raccogliere le esperienze giuridico-canoniche ehe la Chiesa ha fatto in quelli paesi, ma non abbiamo riscontrato molto interessé in Occidente per questi temi. Piu conosciute sono le storie dei martiri, nelle quali si trovano comunque non di rado episodi ehe gettano luce agli impedimenti di funzionamento dei diritto canonico stesso. Resta chiaro pero ehe il diritto canonico é uno strumento forte delTunita e delTidentitá della Chiesa e ehe i vescovi sono particolarmente responsabili per la sua osservanza4. Sembra logico ehe per Tidoneitá di un candidato alPepiscopato si richiede ehe “abbia conseguito la laurea dottorale o almeno la licenza in sacra Scrittura, teológia o diritto canonico in un istituto di studi superiori approvato dalia Sede Apostolica, oppure sia almeno veramente esperto in tali discipline” (CIC can. 378, § 1, 5°). 2 Cfr. Ioannes Paulus II, Discorso di Giovanni Paolo IIper la presentazione del nuovo Codice di Diritto Canonico (3 feb. 1983):A45 75 (1983)461: “Se la Chiesa - Corpo di Cristo-é compagine organizzata, se comprende in sé detta diversitá di membra e di funzioni, se ‘si riproduce’ nella molteplicitá delle Chiese particolari, allora tanto fitta é in essa la trama delle relazioni ehe il diritto c’é giá, non puö non esserci. Pario dei diritto inteso nella sua globalitá ed essenzialitá, prima ancora delle specificazioni, derivazioni o applicazioni di ordine propriamente canonico”. Vedi anche Fantappié, C., Ecclesiologia e canonistica, Venezia 2015. 357: “il diritto canonico é fattore costitutivo della Chiesa perché strettamente congiunto con la sua dimensione istituzionale e normatíva”. 3 Cfr. Romano, S,,L’ordinamento giuridico, Firenze 1967 (1962). 141-143. 4 Cfr. CIC can. 392 - § 1. Poiché deve difendere l’unitá della Chiesa universale, il Vescovo é tenuto a promuovere la disciplina com une a tutta la Chiesa e percio a urgere 1’osservanza di tutte le leggi ecclesiastiche.