Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)
Ius canonicum
88 JESU PUDUMAI DOSS, SDB atto nella vita consacrata” (.PVN219). Infatti, di fronte alia nuova “tirannia del potere e delFavere” (PVN 28) e le trasformazioni profonde e inedite delle culture e dei modelli, “obbedienza e servizio deH’autoritá rimangono questioni altamente sensibili” (PVN 24). In questo contesto contemporaneo, si vogliono individuare alcune slide al servizio deH’autoritá dei “superiori”3 negli istituti religiosi e proporre alcune considerazioni canoniche. Le slide sono raccolte sotto quattro temi generali: Stili di govemo nella vita religiosa; Problemi di amministrazione; Responsabilitá verso la formazione; e “Arte dell’accompagnamento” dei singoli membri. I. Stili di governo nella vita religiosa I cambiamenti nella vita religiosa, osservati negli ultimi anni, hanno lasciato alcuni religiosi piuttosto dubbiosi: “Le nuove strutture di govemo, emerse dalle Costituzioni rinnovate, richiedono molta piii partecipazione dei religiosi e delle religiose (...) Cio muta considerevolmente i rapporti interpersonal i, con conseguenze nel modo di vedere fautoritä. In non pochi casi questa stenta nella pratica a ritrovare una sua precisa collocazione nel nuovo contesto” (VFC4 5). Pertanto, le síidé agli stili di govemo richiedono un cambiamento radicale di prospettiva dal vecchio modello a que lio nuovo (PVN 43). 1. Dali ’“autor ita privata” verso l’“autorita spirituale” Un recente articolo sugli “abusi tra le religiose”5 ha evidenziato gli aspetti di un’autoritá religiosa abusiva, ehe sfruttava gli altri membri, cercava privilegi esclusivi per sé o per i membri fedeli e compiacenti e abusava dei fondi e delle risorse dell’istituto per sé e per le sue famiglie. Purtroppo, tali pratiche indi-2 Cf. C. pro Institutis Vitae Consecratae et Societatibus Vitae Apostolicae, Orient. Per vino nuovo otri nuovi. Dal Concilio Vaticano II la vita consacrata e le sfide ancora aperte (6 iun. 2017 [= PVN]. 3II termine “superiore” o “superiore religioso” usato in questo articolo si riferisce di solito ai “superiori maggiori” negli istituti religiosi, intesi come il Superiore Generale e il suo Vicario, Superiore Provinciale e il suo Vicario (can. 620), se non possono essere applicati i temi discussi anche agli altri superiori locali. Attualmente, sono spesso definiti in vari documenti ecclesiali come “coloro ehe hanno l’autoritä” o semplicemente “leaders”! 4 Cf. C. pro Institutis Vitae Consecratae et Societatibus Vitae Apostolicae, Instr. La vita fraterna in comunitä “Congregavit nos in unum Christi amor" (2 febr. 1994) [= VFC]. 5 Cf. Cucci, G., Authority and Abuse Issues among Women Religious, in La Civiltd Cattolica (1 augusto 2020), https://www.laciviltacattolica.com/authority-and-abuse-issues-among-women-religious/ (visto il 10 novembre 2020).