Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)
Recensions
284 RECENSIONS II testo é diviso in tre parti con undici capitoli e dopo le conclusioni generali, una significativa postfazione proprio dell’Angelini, una buona bibliográfia e un utile indice degli autori citati. Ritengo interessante riportare di seguito il sommario dei testo in quanto indicativo per il lettore al fine di potersene giá fare un’idea. Parte Prima: La legge oggi: Cap. I: Tra diritti fondamentali e derive procedurali; Cap. II: I diritti fondamentali nella Chiesa; Cap. Ill: Sviluppi e prospettive nel diritto oggi. Parte Seconda: La legge nell’antropologia di G. Angelini: Cap. IV: Contro la retorica dei valori e dei diritti; Cap. V: La legge naturale e il suo ripensamento; Cap. VI: Fenomenologia teologica dell’esperienza pratica; Cap. VII: Teória generale della legge nell’esperienza pratica. Parte Terza: Elementi dinamici della legge canonica: Cap. VIII: Legge canonica e forma teologale della legge; Cap. IX: Obbligo, dispensa e consuetudine; Cap. X: Appropriazione soggettiva, aequitas e privilegio; Cap. XI: Istruzione e singolaritá del diritto penale. L’A. nella sua analisi procede con un metodo ehe parte da un approccio micro-comparativo, su determinati istituti, analizzati a partire dall’ordinamento canonico latino vigente sia nel loro rapporto diacronico con il diritto romano e con i processi di codificazione del XX secolo, sia in modo sincronico con 1’ordinamento canonico orientale e con qualche accenno agli ordinamenti secolari occidentali vigenti. L’A. successivamente approda ad una rappresentazione esaustiva di tali istituti, trasversale rispetto alia storia e nella contemporaneitá, in una prospettiva macro-comparativo con Tobiettivo di far risaltare la peculiarity degli istituti canonici studiati nella forma teologale della legge che aífranca dal positivismo giuridico. Infatti, egli sottolinea che: “II focus del nostro studio si concentra senza dubbio su quegli elementi dell’ordinamento canonico che in modo emblematico la scuola canonistica laica italiana ha evidenziato come peculiari e ehe noi abbiamo definito dinamici: la dispensa e la consuetudine, legittimate in ultimo dalia rationabilitas; i privilegi, con un approfondimento sui cosiddetto privilegio paolino, come esercizio ‘estremo’ di aequitas; e, infine, il can. 1399 CIC/83, o comunque, piü in generale, la non piena accoglienza nel diritto penale dei principio di legalitá. La scelta di questi elementi dinamici della legge canonica non é solo dettata dalia loro peculiaritá, ma deriva anche dall’ipotesi che l’elasticitä del diritto da essi espressa sia piü vicina, rispetto a quanto possa esserlo il diritto positivisticamente inteso, al carattere dinamico del comandamento di Dio ehe si manifesta come grazia e si articola come legge. Attraverso l'adattamento non anarchico della legge alia situazione specifica tali istituti ne inverano la forma teologale ehe é quella di una promessa ehe fin dal principio dá e sempre da capo rinnova la certezza delle coscienze, e in questo senso anche produce una liberante certezza del diritto” (p. 106). Studio carico d’interessanti e provocanti suggestioni, anche se non tutte accettabili e condivisibili. Per esempio, forse si prestano ad equivoche inter-