Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)
Presentazione del volume
272 PIERPAOLO DAL CORSO si é sempre stanziata nella difesa dell’identitá religiosa dei fedeli, analogamente all’intento riscontrato nella tradizione giudaica, esigenza ehe si fa ancor piú marcata nell’odiema societá, sempre piú multirazziale e multi-religiosa. Lo spiccato interessé del card. Erdő per gli aspetti storici degli istituti canonistici emerge con evidenza quando deserive le espressioni canoniche dei matrimonio, dall’antichitá eristiana, passando al Medioevo, fino all’epoca moderna. Sin dai secoli XI e XII il diritto canonico, almeno in Occidente, é stato determinante per la maggioranza degli aspetti matrimoniali (si pensi al consenso, ágii impedimenti, alia forma di celebrazione). Si é sviluppato un intero sistema matrimoniale proprio della Chiesa e una giurisdizione ecclesiale sulle cause matrimoniali. La celebrazione civile é stata introdotta lentamente ed é rimasta alquanto eccezionale nei Paesi protestanti fino al XVIII secolo, mentre nei Paesi cattolici lo Stato iniziő a legiferare su questioni matrimoniali giá dal XVI secolo, prima in Francia e poi nelEimpero asburgico. Col Code Napokon del 1804 la disciplina del matrimonio civile di venta organica e si diffonde: nei Paesi europei inizia ad esistere il rito civile, come obbligatorio oppure facoltativo in alternativa a quello religioso. La dottrina e le autoritá ecclesiastiche hanno perő sempre affermato l’inseparabilitá tra contratto e sacramento nei matrimonio dei battezzati e rivendicato 1’esclusiva competenza della Chiesa nei legiferare e giudicare in tale ambito, salvo quanto attiene agli eifetti civili. L’autore non manca di tracciare un’analisi delle principali tendenze ehe si possono riscontrare nei XX secolo a livello ecclesiale in materia matrimoniale, tuttora valide ed attuali. Dal Concilio Vaticano II, sia la legislazione ehe la giurisprudenza, hanno dato maggior rilievo agli aspetti interiori della persona umana, con maggior sensibilita alle problematiche di natura psichica che possono influire sui consenso matrimoniale. I risvolti pastorali hanno assunto un ruolo primario e la normatíva canonica sulla validitá del patto nuziale viene applicata sempre piú in funzione della disciplina sacramentale, in relazione alia possibilitá di poter venire incontro alie c.d. situazioni matrimoniali irregolari. La Chiesa é chiamata sempre piú ad approfondire, anche a livello di magistero, la portata di valori fondamentali come la sacramentalitá, la feconditá, la fedeltá, la famiglia in genere, dal momento che il contesto sociale del matrimonio canonico é sempre piú in mutamento. Vediamo in quest’ambito come il cardinale unisca alia competenza canonistica la sua esperienza di pastore, ricordando che egli ha partecipato ad entrambi i Sinodi sulla famiglia che hanno portato all’emanazione dell’esortazione apostolica sull’amore familiare Amoris laetitia. Merita un breve cenno il penultimo intervento della Parte III del volume dal titolo “II consenso del vescovo richiesto per la costruzione delle chiese. Osservazioni al can. 1215”, nei quale emerge ancora una volta la capacitá di indagine storica ehe caratterizza Fautore. Egli dimostra, proprio attraverso la storia, ehe tale adempimento non costituisce una mera formalitá burocratica, ma ha