Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)

Sacra theologia

56 ANDRÁS FEJÉRDY con una tale nomina la Santa Sede avrebbe riconosciuto in anticipo le occu­­pazioni territoriali dei cechi. In seguito agli argomenti del primate, Fischer- Colbrie rinunciö alia nomina,58 cosi questo territorio venne govemato prima dal vicario arcivescovile slovacco Osvald, nominato da Csemoch, e infine, seguendo la proposta dei nunzio Micara avanzata giá nelFottobre dei 1919,59 il 29 maggio del 1922 venne nominato un amministratore apostolico a Nagy­szombat nella persona di Pavol Jantausch, il quale svolse tale incarico fino alia sua morte avvenuta nel 1947. Conclusione Riassumendo la nostra succinta panoramica possiamo stabilire ehe le decisio­ni della Santa Sede furono guidate prima di tutto dai punti di vista pastorali universali, quando, dopo la prima guerra mondiale mise in atto una serie di cambiamenti nella struttura ecclesiastica millenaria dei Regno d’Ungheria. A prima vista questi cambiamenti, anche se con dei compromessi, cambiando 10 status quo ante, sembravano coincidere con gli interessi delle chiese “na­­zionali” e dei govemi degli stati successori della Monarchia Austro-Ungarica. 11 comportamento anti-cattolico dei govemi di Praga, Bucarest e Belgrado perö, sin dall’inizio, spinsero la Santa Sede a compiere i passi verso il cambia­­mento solo cautamente e gradualmente. In base alle esperienze delle trattative bilaterali svolte con i singoli govemi, col tempo, convinsero sempre di piü il Vaticano ehe non era possibile e non ne valeva la pena, prefiggere come scopo una sistemazione comprensiva e stabile della struttura ecclesiastica mittel­­europea. La Santa Sede percio trasformö le strutture ecclesiastiche precedenti solo nella misura strettamente necessaria e solo con carattere provvisorio. Alio stesso tempo ebbe 1’intenzione di far valere il diritto del papa alia libera nomi­na dei vescovi per porre alia guida delle unita di govemo ecclesiatico create persone affidabili dal punto vista ecclesiastico e pastorale, adeguate per le co­­munitá cattoliche locali, trascurando i criteri politici e nazionali dei dirigenti dei singoli stati. Quando poi a partire degli anni 1930 cambio la situazione geopolitica della regione mitteleuropea, la Santa Sede cominciö a considerare 1’Ungheria come il difensore piű affidabile dei valori e degli interessi cattolici nell’Europa Centro-Orientale. Cosi si capisce come in seguito ai cambiamenti dei confini, 58 II nunzio Valfré di Bonzo al Card. Gasparri. 8. marzo 1919. AAV, Arch. Nunz. Cecoslovacchia, 1919-1923, b. 12, fasc. 44, ff 17r-42v. Riprodotto in: Hrabovec, E., Slovenslko a Sväta stolica, 119, 122-125. 59 Micara al Card. Gasparri. 27 ottobre 1919. ASRS AA.EE.SS., Austria-Ungheria, 1919, pos. 1332, fasc. 527, ff. 33r-43v. In Hrabovec, E., Slovenslko a Sväta stolica, 188-189.

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