Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)
Sacra theologia
52 ANDRAS FEJERDY tempo perciő dalle parti di diocesi separate per via del confine di stato si andavano creando amministrazioni apostoliche. Cosi vennero creati le amministrazioni apostoliche il 18 maggio 1922 con le parti austriache delle diocesi di Győr e Szombathely, il 22 maggio 1922 con le parti cecoslovacche dell’arcidiocesi di Esztergom, sempre nel 1922 con le parrocchie staccate da Pécs, il 23 febbraio 1923, con le parti giacenti nel Regno dei Serbi, Croati e Sloveni delle diocesi diocesi di Szombathely e Csanád e dell’arcidiocesi di Kalocsa, mentre le altre parti delle diocesi tagliate dai confini furono affidate anche in seguito a vicari vescovili.39 Accanto alle soluzioni provvisorie la Santa Sede desiderava ottenere una sistemazione piü stabile dei confini delle diocesi con l’aiuto degli accordi intemazionali. Nel caso della Cecoslovacchia la Santa Sede dopo dure trattative ha stipulato col govemo di Praga il 17 dicembre 1927 un accordo sul modus vivendi che avrebbe sistemato i confini delle diocesi in maniera corrispondente ai confini di stato, eppure le trattative sulla messa in atto dell’accordo alia fine fallirono per via del comportamento intransigente del govemo nelle questioni economico-finanziarie.40 Cosi un decennio dopo, papa Pio XI prese una decisione unilaterale: con la sua bolla datata del 2 settembre 1937, Ad ecclesiastici regiminis separava canonicamente l’amministrazione apostolica di Nagyszombat dali’arci diocesi di Esztergom, sottoponendola assieme alle diocesi di Rozsnyó e Kassa direttamente alia Santa Sede. Contemporaneamente elevava le parti delle due ultime diocesi giacenti nel territorio dell’Ungheria al rango di amminintrazioni apostoliche. A lungo andare propose l’erezione di un’arcidiocesi di rito latino, ed una di rito greco, in territorio slovacco.41 Nel caso della Romania, fu scelto pure il concordato come mezzo per sistemare la sorte delle tre diocesi tagliate in due, Szatmár, Csanád e Nagyvárad. Nel documento firmato il 10 maggio 1927, nella questione della trasformazione della stmttura ecclesiastica la Santa Sede ottenne una soluzione di compromesso. In maniera corrispondente alle pretese romene tutta la struttura ecclesiastica della Romania fii sottoposta all’unica provincia ecclesiastica con sede a Bucarest, pero le diocesi di Szatmár e Nagyvárad non vennero inglobate nelle diocesi di Transilvania e di Csanád, ma eressero una nuova diocesi unica. Dalle parti della diocesi di Csanád rimaste in Romania crearono la diocesi di Temesvár, mentre la parte giacente in Ungheria continuo a funzionare come diocesi autonoma con sede a Szeged. Con le parrocchie delle diocesi di Nagy-39 Salacz, G., A magyar katolikus egyház, 107,132. Sebők, L., A katolikus egyházszervezet, 75-88. 40 Pubblicato in AAS 20 (1928) 65-66. 41 Pius XI, Litt. Ap. Ad ecclesiastici regiminis incermentum (2 sept. 1937): AAS 29 (1937) 366- 369.