Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)

Sacra theologia

FONDAMENTI TEOLOGICI DELLA VENERAZIONE ECCLESIALE Dl MARIA 17 4. Nel culto di Maria riconosciamo la presenza della grazia divina che I 'ha resa santa La tapeinosis della Beata Vergine (cfr. Le 1,48), l'appartenenza ágii anawim del Signore e la vita nella Santa Famiglia suggeriscono ehe Maria é una perso­na umana semplice, resa perö piena di grazia sin dal primo momento della sua vita (diventando cosi pre-redenta ed immacolata), ha vissuta la sua matemitá divina in verginitá perpetua, e terminato il percorso della vita terrena, é stata assunta in cielo, glorificata in corpo e in spirito. Tutti questi doni e privilegi di Maria trovano la loro fonte e méta in Dio, dispensatore di ogni grazia. Maria é venerata perché ha accolto e ha vissuto questi doni di grazia secondo la volon­­tá di Dió. Tali doni sono strettamente collegati alia matemitá divina. La verginitá per­petua riceve il suo senso da quella, e come tale, illumina la matemitá divina, perché Maria vive la sua verginitá in funzione e in servizio della matemitá divina. L’essere piena di grazia non signifea soltanto di essere esente da ogni peccato (compreso quello originale), ma anche Fessere redenta in modo anti­cipato per accogliere cosi il Redentore nella sua vita. Tutto ciő si comprende anche nella prospettiva della matemitá divina. L’Assunzione di Maria in tota­­litá della sua persona, nella gloria celeste, é altrettanto strettamente legata alia sua divina matemitá, perché öltre la rappresentanza della condizione dell’es­­sere rigenerati dalia grazia redentrice, e di come la Chiesa dovrá diventare nella pienezza dei tempi, la ragione dell’Assunzione si trova nell’argomento ehe il corpo ehe ha portato in sé il Logos fattosi uomo, non puö andare in cor­­mzione. Maria é anche mediatrice déllé grazié, unitamente all’unico Mediato­re (cfr. lTim 2,5), in vicinanza materna singolare al Figlio, e a tutti coloro che sono diventati fratelli del suo Figlio, e nel Figlio, mediante il battesimo. 5. La matemitá divina si culmina nella matemitá ecclesiale di Maria La Madre di Cristo é anche Madre del Corpo mistico di Cristo, cioé della Chiesa9. Pereid, anche se la sua matemitá ecclesiale, in un certo senso, inizia con lTncamazione del Verbo nel suo seno, la vera e propria matemitá eccle-9 “La beata Vergine, predestinata fino dall’etemitä, all’intemo del disegno d’incamazione del Verbo, per essere la madre di Dio, per disposizione della divina Provvidenza fu su questa terra l’alma madre del divino Redentore, generosamente associata alia sua opera a un titolo assoluta­­mente unico, e umile ancella del Signore, concependo Cristo, generandolo, nutrendolo, presen­­tandolo al Padre nel tempio, soffrendo coi Figlio suo morente in croce, ella cooperö in modo tutto speciale all’opera del Salvatore, coll’obbedienza, la fede, la speranza e l’ardente caritá, per restaurare la vita soprannaturale déllé anime. Per questo ella é diventata per női madre nell’or­­dine della grazia” (LG 61).

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