Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Recensions

RECENSIONS 319 Lo faccio citando un grande amico e giä collega del prof. Errázuriz, il Card. Péter Erdő, attuale Arcivescovo di Esztergom-Budapest. Egli, pariando del progetto culturale e della prassi in molti centri di studio di andare subito e direttamente alie fonti degli autori famosi, notava: “Ravviso infatti un certo pericolo di fon­­damentalismo, perché prima di leggere i grandi autori bisogna disporre delle categorie: occorre cioé frequentare un corso sistematico sulla teológia dogmati­ca, poi nel contesto di un seminario scientifico si puö dire: ‘Quest’anno leggia­­mo una certa opera (...)’ [... ] senza un corso sistematico di patrologia, leggere i testi dei Padri non é molto produttivo, perché non possiamo collocarli nel loro contesto. II lavoro suile fonti va quindi affiancato ai corsi istituzionali”4. Questo ovviamente vale anche, se non ancora di piü, per la disciplina del Diritto cano­nico se non vuole ridursi a mera esegesi5. Questa attenzione, ehe alcune volte sembra quasi essere una preoccupazione, da parte dell’A., di ‘contestualizzare il dato normativo, pervade tutta l’opera. Detta contestualizzazione si concre­­tizza, a seconda dei casi, prendendo in considerazione vari orizzonti o livelli: filosofico, Rivelazione (Scrittura-Tradizione), teologico, storico, magisteriale, dottrinale, ecc. Ma allora qual é l’idea di Diritto ehe é presupposta ed alio stesso viene usata in tutta l’opera? Essa é quella propria della cosiddetta ‘Scuola di Navarra’ o come preferisce chiamarla Javier Hervada, la ‘Scuola di Pedro Lombardia 6, Maestri del e per il prof. Errázuriz. Ius est obiectiim iustitiae: il Diritto é ciö che giusto e per il Diritto canonico, ciö che é giusto nella Chiesa di Cristo ed é, quindi, vem diritto. Lo stesso A. l’afferma chiaramente giä nella Premessa o poi nell’Introduzione. “In questi autori si é verificato un interessante processo di chiarificazione ed approfondimento del diritto nella Chiesa. Discostandosi da ogni positivismo giuridico (...), essi hanno dapprima preso coscienza dell’indole veramente giuridica del diritto divino (...), come aspetto integrante assieme al diritto umano 1'unico ordine giuridico della Chiesa. Poi si sono resi conto che il diritto canonico non é solo disciplina e autoritä, ma anche legittima liberta dei fedeli. I diritti fondamentali dei fedeli si fondano sulla veritä della Chiesa, e perciö non si contrappongono alia disciplina e all’autoritä. Negli ulti­mi anni Hervada ha proposto di rivedere il diritto canonico alia luce del classico 4 Moynihan, R. - Somogyi, V., La fiámmá della Fede. Un dialogo con ii cardinale Petér Erdő (Prefazione del Card. Angelo Sodano), Cittä del Vaticano 2015. 136. 5 “Questo manuale copre le materie principali del Codex iuris canonici del 1983 (con brevi riferi­­menti anche al Codex canonum ecclesiarum orientalium dei 1990, nei punti piü caratteristici della disciplina orientale). Si é adottato perö un metodo sistematico, non esegetico, evitando di considerare il Codice come un testo scientifico-didattico” (vol. I, p. VI). 6 Cf Hervada, J., Coloquiospropédeuticos sobre el derecho canonico, Pampolna-Navarra 2002, pp. 88. Pedro Lombardia, membro áeWOpus Dei, consegui nel 1952 il Dottorato in Diritto ca­nonico presso la Facoltä di Diritto Canonico delfallora Pontificio Collegio Angelicum (elevato ad Universitä solo nel 1963 dal Papa Giovanni XXIII con il M.P. Dominicianus Ordo), difendendo la tesi Los matrimonios mixtos en Espana hasta la calda de la monarquia Visigoda.

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