Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Sacra theologia

144 IZSÁK TÖRÖK Conclusione All’inizio ho constatato che la ‘freddezza emozionale’ non aiuta nella confessi­one, né il penitente, né il confessore. Nella confessione, come in ogni interazio­­ne ci sara in qualche modo un coinvolgimento emozionale. Le mie domande puntavano sui limite e sui modi di questo coinvolgimento emozionale. La relazione asimmetrica della confessione non é una buona scusa per una freddezza emozionale, perö é il perimetro, il quadro nel quale le emozioni pos­­sono apparire e nel quale devono essere gestite. Questa relazione, interazione asimmetrica nella quale le emozioni saranno presenti per loro natura, consegna al sacerdote-confessore una certa autoritä, un certo potere. Purtroppo con ques­to potere, con tale autoritä possono nascere dei malintesi, delle interpretazioni distorte della confessione, anzi delle violenze". Se il quadro - in cui appaiono le emozioni, il coinvolgimento di tutta la persona - rischia di essere frainteso perché se non si é in grado di cogliere il valore di queste emozioni, il giudizio del confessore potrebbe essere drastico! Per rassicurare un quadro piü sano nel quale possiamo accogliere e gestire le emozioni, ho suggerito la capacitä acquisibile dell’empowerment invece del potere. Il confessore con l’empower­­ment porta il penitente davanti al Dio misericordioso e permette ehe diventi hglio adottivo dello stesso Dio sperimentando il Suo perdono e il Suo amore in­­hnito. La sorgente dell'empowerment é Gesü, il vero ed autentico ‘empowerer' ed il confessore lo imiterä. Il confessore ‘empowerer’ diventa un ‘leader situa­­zionale’. Gli esiti positivi di confessore empowerer, del leader situazionale si manifestano come un equilibrio nell’interdipendenza in quanto il confessore é una persona che puö aiutare il penitente a sentirsi piü responsabile. Il confesso­re acquisirä l’empowerment in due modi: in una continua interazione oppure appropriandosi di alcune caratteristiche. Questi due modi dell’acquisizione dell’empowerment non sono contrari, anzi acquistando le caratteristiche speci­­fiche si svolgerä dinamicamente la conquista dell’empowerment. Dunque abbi­­amo nella capacitä dell’empowerment il quadro in cui appariranno le emozioni dentro il procedere della confessione. Un’altra capacitä approppriabile per il confessore é 1’Intelligenza Emoziona­le (E.Q.). Gesü stesso ha acquisito l’E.Q. nelle sue interazioni con noi, esseri umani e cost potrebbe fare alio stesso modo anche il confessore. Usando il mo­­dello evolutivo, il confessore da una semplice, ma realistica percezione o valu­­tazione delle emozioni puö arrivare hno ad aiutare gli altri nella gestione delle proprie emozioni (4 tappe). Il penitente accolto puö esprimere tranquillamente le sue emozioni, perché di fronte troverä un padre ‘emozionalmente nutriente' che lo guiderä a distinguere bene le sfumature delle proprie emozioni per usar­­le, trasformarle nelle vita cristiana di tutti i giomi. Usando invece il modello 99 99 Cfr. ibid., 117.

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