Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)
Sacra theologia
132 IZSÁK TÖRÖK tente’39: deve poter sentire compassione, piegarsi al livello dell’altro, sentire l'empatia, avere la liberta di patire assieme, di “ospitare nel proprio cuore almeno un po’ dei dolore dell’altro”40. Nella prima fase della confessione gia dobbiamo escludere ogni ‘freddezza mentale’ e invitare il penitente a poter esprimersi liberamente anche sulle sue emozioni! Goleman cerca di usare concetti tratti dalia relazione genitori-figli: attunement (far assonare)41, emotional sincronicity (sincronicitä emozionale)42, mirroring (rispecchiare)43. Anche il confessore puö diventare un buon padre con il quale il penitente potrebbe trovarsi bene, perché ‘emozionalmente é nutriente’ (emotionally nourishing people)44. Nella seconda fase puo aiutare il penitente a capire (come prima cercava di capire anche in sé stesso) ehe gli stati emotivi possono oscillare dal pessimismo aH’ottimismo e viceversa (p.e. dubbi se sara perdonato oppure considerare qualche atto come imperdonabile), dall’odio all’amore e viceversa (odiare il peccato, ma con esso amare il peccatore) e poi puo incoraggiarlo a considerare i diversipunti di vista che si possono scoprire nelle emozioni, perché ogni emozione rispecchia un modo di pensare ed alia fine con il suo sostegno pótra distinguere quali delle sue emozioni lo aiuteranno meglio nel pensare, nel considerare in modo piü sano, equilibrato e creativo45. Nella terza fase il confessore aiuta a nominare ed interpretare le emozioni dei penitente, invitandolo a far ugualmente, quando avrä le stesse emozioni e puntando su come queste sue emozioni possano influire suile sue relazioni (con altri e con Dio), p.e. é giusto arrabbiarsi, se capita un’ingiustizia, ma non vale la pena litigare e criticare ogni volta ehe capita tale ingiustizia, perché si rovineranno i rapporti anche con le persone ehe condividono gli stessi valori, oppure la rabbia va bene all’inizio, ma andrebbe male se si trasformasse in odio o rancore: in ultima analisi il penitente é invitato a scoprire le diverse sfumature delle sue emozioni e le relative conseguenze sulle relazioni con le altre persone46. Nella quarta fase il confessore invita il penitente a regolare le sue emozioni ed a tradurre le sue conoscenze sulla sua vita emozionale in un comportamento cristiano, nel vissuto quotidiano, p.e. se occorre controllare la propria rabbia in qualche situazione difficile (senza sfogarla), calmandosi, fermandosi un’attimo e ripensando a cio ehe si vorrebbe fare, oppure da buon cristiano aiutare anche altre persone nel poter sentire le emozioni e poter riflettere su di esse47. 39 Cencini, A., Essere strumenti di perdono, perché noi per primi 1’abbiamo ottemUo dn Dio (MV 14), 108. w Cfr. ibid., 118. 41 Goleman, D., Emotional Intelligence, 100. 42 Ibid., 102. 43 Ibid., 146. 44 Ibid., 119. 45 Cfr. Salovey, P. - Mayer, J. D., Emotional Intelligence, 37. 46 Cfr. ibid., 37. 47 Cfr. ibid., 37.