Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)
Sacra theologia
114 SZABOLCS ANZELM SZUROMI, O.Praem. 1.1 coNciLi di Toledo e la Chiesa della «Hispania» Nell’Alto Medioevo, contemporaneamente aH’insediamento déllé varie popolazioni nuovamente arrivate e alia stabilizzazione del loro diritto abitudinario per il contatto con il diritto romano, assume uno slancio intenso anche la legislazione conciliare di questi territori. Tra questi sono degni di una menzione particolare i concili tenuti da Athanagild (554) fino al 711 nel regno dei Visigoti con centro a Toledo, sede del sovrano.' II loro numero si presume diciotto e le loro delibere sono degne di attenzione non solo per la legislazione ecclesiastica coeva, ben si anche in generale, dal punto di vista del futuro formarsi della disciplina ecclesiastica di tutta la Chiesa universale. In questo periodo nel territorio della Hispania sia il diritto romano (cfr. Lex Romana Visigotharum)*, sia il diritto ecclesiastico assicuravano un ordine considerevole dal punto di vista delle circostanze politiche e sociali.3 4 5 6 Alla meta del VI secolo i Visigoti, di fede ariana migrarono verso meridione függendő i Franchi ehe calavano dalia direzione dei Pirenei. In seguito si svolse la conversione di Leovigild (568-586). Col sostegno del suo successore, Recared I (586-601) i vescovi catto lici ed ariani si riunirono a Toledo in un concilio (III Concilio di Toledo), alia conclusione del quale nel territorio del Regno dei Visigoti il cattolicesimo divenne la religione ufficiale." Come Costantino il Grande aveva preso posizione per il Credo cattolico al Concilio di Nicea, unendo in questo modo ÍTmpero dal punto di vista della religione, cosi fece anche Recared al III Concilio di Toledo.7 La Chiesa cattolica accolse i vescovi e chierici ehe accettarono il Credo cattolico ed erano intenzionati a convertirsi.8 Da allora in poi si creo un rapporto particolarmente buono e 3 Cfr. SabanéS I Fernández, R., Concilia Visigótico llerdense de 546 de la Provincia Eclesiáslica Tarraconense, in Erdő, P. - Szuromi, Sz. A. (ed.), Proceedings of the Thirteenth International Congress of Medieval Canon Law. Esztergom, 3 August - 8 August 2008 (Monumenta Iuris Canonici, C/14), Cittä del Vaticano 2010. 227-260, in particolare 227-230. 4 Kimmelmann, A. (ed.), Die Folter im Beweisverfahren der Leges Visigotharum. Chindasvinths Gesetzbuch im Spiegel der westgotischen Rechtsentwicklung (Rechtshistorische Reihe 400). Frankfurt am Main 2010. 5 Cfr. Ferreiro, A., The Visigoths in Gaul and Spain A.D. 418-711 - a Bibliography -. Leiden 1988. 183-193. Collins, R., Visigothic Spain 409-711, Malden MA - Oxford - Carlton Viel. 2006. 6 Logan, F. D., A History of the Church in the Middle Ages, London-New York N.Y. 2002. 21-22; cfr. Stocking, R. L., Bishops, Councils, and Consensus in the Visigothic Kingdom 589 633, Michigan 2000. 59-89. 7 Hillgarth, J. N., La conversion de los visigodos, in Analecta Sacra Tarraconensia 34 (1961) 21-46, in particolare 40. 8 Cfr. (...) Non credimus vestram latere sanctitatem quanto tempore in errore Arrianorum laborasset spanian, et non multo post discessum genitoris nostri dies quibus nos vestra beatiludo fidei catholicae cognovit esse sociatos, credimus generaliter magnum et aeternum gaudium habuisse (...). Vives, J. (ed.), Concilios visigóticos e hispano-romanos, Barcelona-Madrid 1963. 108; é importante confrontare il testo del II Concilio di Saragozza (592), Can. 1: Quum in nomine