Folia Theologica et Canonica 6. 28/20 (2017)
IUS CANONICUM - Péter Erdő, Criteri di discernimento nell’attivita normativae di governo della Chiesa
CRITERI DI DISCERNIMENTO NELL’ATTIVITÀ NORMATIVA... 71 e gli svantaggi dei cambiamenti; il bisogno di formulare le norme in modo chiaro e vicino alla prassi'5. Sembra però che i metodi attualmente adottati dell’informazione giuridica, malgrado la rapida pubblicazione digitale dei cambiamenti normativi, non risultino sufficienti. Oltre a questi criteri, che riguardano piuttosto l'aspetto tecnico della legislazione, per misurare la giustizia del contenuto delle leggi in preparazione, bisogna conoscere l’insieme organico della vita della Chiesa, le molteplici situazioni delle sue comunità nel mondo e soprattutto le modalità con le quali la sua missione e dimensione teologica si esprime efficacemente nel mondo di oggi35 36. IV. Criteri di discernimento dell’attività giudiziale Il campo più tipico e tradizionalmente riconosciuto del discernimento governativo è l’attività giudiziaria.37 38 Non è per caso che la parte del Codice di Diritto Canonico in cui si parla di più dell’attività di discernere e scegliere è proprio il Libro VII {De processibus)3S. Come abbiamo detto, i fedeli hanno il diritto di essere giudicati secondo le leggi “applicate con equità’’ (CIC Can. 221 § 2). Questo già significa che nemmeno nel diritto canonico codificato è considerata la decisione del giudice come il risultato di un sillogismo basato sulla lettera delle norme positive e sulla fattispecie descritta con categorie legali. L’applicazione delle leggi da parte del giudice con equità richiede un profondo discernimento. L'equità stessa nel sistema del diritto canonico ha diversi significati. Può apparire come l’orizzonte supremo di tutta l'attività giuridica coincidendo con la giustizia39 * perfetta, la quale si faceva equivalere persino con Dio stesso {nihil enim aliud est aequitas quarti Deus).4" Ma l’equità significa anche un cri35 Cfr. Welan, M., Gesetzgebung, in Klose, A. - Mantl, W. - Zsifkovits V. (Hrsg.), Katholisches Soziallexikon, Innsbruck-Wien-München-Graz-Köln. 1980. 937-949. specialmente 948. 36 Cfr. Erdő, P., Leggi ingiuste, 12. 37 Sul discernimento nel campo processuale vedi per. es. Di Bernardo. E., Il discernimento come struttura: il Processo, in Apollinaris 87 (2014) 527-550. Moneta, p.. Protagonismo delle parti e discernimento processuale, tra forma e sostanza, in Apollinaris 87 (2014) 607-626. 38 Cfr. Gherri, P., Discernere e scegliere 374 (con elenco dei rispettivi brani). 39 Vedi già Sant Isidoro di Siviglia, Etymologiarum libri XX, X, 7: Aequus est secundum naturami iustus dictus. San Isidoro de Sevilla, Etimologias (Edición bilingue, Oros Reta, J. - Marcos Casquero, M. A.) |Bibliteca de Autores Cristianos 4331, Madrid 1982, 804. 411 Fragmentum Pragense IV, 2: Fitting, H., Juristische Schriften des früheren Mittelalters, Halle 1876 (rist. Aalen 1965) 216. Cfr. Erdő, P., “Aequitas" im geltenden Kirchenrecht, in Folia Theologien 2 ( 1991 ) 109-118, specialmente 111. Brugnotto, G., L'"Aequitas canonica". Studio e analisi de! concetto negli scritti di Enrico da Susa (Cardinal Ostiense) TTesi gregoriana, Seire di diritto canonico 401, Roma 1999. 74; vedi anche: Wichert, B„ Die Epikie bei Platon und Aristoteles, die Aquitas im römischen Recht und die christliche Misericordia - zu den Grundlagen der „aequitas canonica” des Decretum Graticoli. Eine philospliisch-historische Untersuchung (Pontifìcia Universitas Gregoriana, diss.), Roma 1991.