Folia Theologica et Canonica 6. 28/20 (2017)

RECENSIONS

RECENSIONS 269 D’Avenia, A., Cose che nessuno sa, Mondadori, Milano 2011, pp. 332. Alessandro D’Avenia è nato a Palermo nel 1977 in una famiglia numerosa. Dottore di ricerca in Lettere classiche è anche sceneggiatore cinematografico. Prima di questo suo romanzo ha pubblicato il famoso Bianca come il Unte e rossa come il sangue (Mondadori 2010), tradotto in 23 paesi, da cui è stato trat­to anche un film anni dopo (2013). D’Avenia scrive per gli adolescenti e propo­ne loro il percorso che da adolescenti li porterà a diventare adulti maturi. Il per­corso spesso è molto faticoso, ma ne vale la pena! Se gli adolescenti non fanno questo percorso, nessuno lo farà per loro, nessuno può sostituirli e solo se sono fortunati troveranno persone che possono incoraggiarli ed accompagnarli verso la loro maturità. La protagonista di Cose che nessuno sa è una ragazza adolescente, la quat­tordicenne Margherita che ha appena iniziato il liceo. Margherita è piena di paure, ma ha un rapporto ottimo col padre. Per suo padre avere paura è un buon segno, segno che lei sta vivendo. Il padre le assicura la sua presenza continua (12). Improvvisamente Margherita riceve un messaggio sul suo cellullare dal padre con cui le comunica che non tornerà più a casa! Inizio del dramma, ma anche forse di un possibile percorso verso la maturità. Margherita reagisce nas­condendosi nell'armadio, lo stesso dove si nascondeva da bambina quando aveva paura. Margherita deve però uscire dall'armadio per iniziare il suo per­corso, non può rimanere lì, essere bloccata nell'infanzia! Lei deve diventare una donna matura, una perla, significato del suo nome. La perla nasce da una lotta con una cosa estranea, contro il predatore che lascia dentro il mollusco una parte di sè che irrita, anzi ferisce la carne del mollusco. L’ostrica si rinchiude e comincia a rilasciare attorno all’intruso strati di se stessa, e ciò che serviva all'inizio a difendere la conchiglia, poi diventa un'ornamento, una perla prezio­sa, unica formazione inimitabile! Ciò che sembra male, negativo, si trasforma pian piano in qualcosa di molto positivo, qualcosa di molto maturo ed autenti­co! Però si deve uscire dall’armadio, si devono lasciare tutte le comodità ed abitudini infantili! Margherita esce dall’armadio e sogna di ritrovare suo padre e di riportarlo a casa! Ogni adolescente deve sognare, deve desiderare qualcosa per cui vale la pena di vivere. Lei sogna di riavere il padre, di avere la presenza di un padre/Padre ! All’inizio anche Margherita vorrebbe che fossero le altre persone a cercare suo padre, a chiamarlo, a farlo tornare a casa, ma nessuno le fa questo favore: sarà lei a cercare e poi dopo molte difficoltà, fatiche e dolori a trovarlo. In ques­to percorso per diventare più matura, una donna adulta, per fortuna ha molte persone che la aiutano, che le insegnano! Un primo adulto ad aiutare Marghe­rita è un giovane professore insegnante di letteratura al liceo. E il periodo nel quale sta facendo lezioni sull’Odissea. Nell' Odissea il protagonista Telemaco si mette in cerca di suo padre. Questo episodio viene inteso da Margherita come

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