Folia Theologica et Canonica 5. 27/19 (2016)

SACRA THEOLOGIA - Krisztián Vincze, L’io di fronte all’Assoluto - Lo spirito dell ’uomo tra disperazione e Dio

L’IO DI FRONTE ALL'ASSOLUTO... 69 tanti non usa soltanto il cantinato per abitazione.16 L'insuccesso della vita uma­na, il fallimento della realizzazione del sé significano che tra gli elementi della polarizzazione sussiste una relazione squilibrata. Se qualcuno vuole divenire se stesso, deve formare l’equilibrio tra gli elementi della polarizzazione. Nello specchio del paragone succitato, possiamo dire che, l’uomo deve dimorare in tutte le stanze della sua casa. 2. La dipendenza da Dio equivale alla libertà dell’io Perché è importante Dio nel contesto delle modalità esistenziali? Secondo Kierkegaard l'uomo è creato e impostato da Dio.17 Per consequenza di questo tutte le relazioni squilibrati (le relazioni squilibrati dell’uomo con gli elementi della polarizzazione quadrupla) si rispecchiano infinitamente nella relazio­ne con la potenza, con Dio, che ha impostato l’uomo. Siccome Dio ha creato l’uomo, l’uomo come creatura dovrebbe strutturarsi come lo ha previsto il Creatore.1* Se l'uomo non riesce strutturarsi in concordia con il Creatore, perde la sua (vera) libertà, cade in una delle forme della disperazione. L’uomo pos­siede la sua dignità nella sua libertà, la quale è raggiungibile tramite il volere ciò che vuole Dio stesso. Se l’uomo come credente si struttura come è previsto da Dio, si avvicina nello stesso tempo alla verità, alla sua propria verità, alla verità della propria esistenza.19 * “Libertà e Dio appaiono così strettamente con­nessi implicandosi l’uno con l’altro; non c’è Dio infatti senza libertà, in quanto è proprio della sua natura paradossale il poter esistere solo per colui che si pone liberamente in ascolto, ma non c’è nemmeno libertà senza Dio in quanto è solo in Lui che essa ritrova la sua ragion d’essere.”2" Nello specchio delle frasi pre­cedenti è chiaro che “la pretesa tutta umana di identificare la libertà con l’assen­za di costrzione si rivela così un’illusione”. Se gabelliamo che la libertà come 16 Kierkegaard, S„ The Sickness Unto Death, 43. SKS 11,158-159. 17 “God, who constituted man a relation, releases it from his hand.” Kierkegaard, S., The Sick­ness Unto Death, 43. SKS 11,132. ls "Anti-Climacus says that every misrelation or imbalance that spirit brings about in the first­­order relation also ‘reflects itself infinitely in the relation to the power that established it’ (The Sickness Unto Death, 14. SKS 11,130), - meaning that it (at least tacitly) rebels by refusing to take the shape that it is meant to take in accordance with the basic structure established by its creator." Davenport. J. J., Selfhood and Spirit', 238. *’ A questo punto vale la pena di fare un accenno all’idea di Sant’Anseimo di Canterbury. Lui dice che tramite la creazione l’uomo riceve la sua natura (il quid della sua esistenza) e riceve anche la sua finalità (il suo ad quid). Se l’uomo non segue la sua finalità, perde la verità della sua esisten­za! Peterson, L. L., St. Anselm on Justice. Retribution and the Divine Will, in Cur Deus Homo. Atti de! Congresso Anselmiano Internazionale (Studia Anselmiana 128). Roma 1999. 659-672, 664-667. 211 Antonella, F„ Paradosso e liberici in Kierkegaard. Un'interpretazione della figura eli Àbramo in Timore e Tremore, in Filosofia e Teologia 17/2 (2003) 351 -364, 361.

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