Folia Theologica et Canonica 4. 26/18 (2015)

IUS CANONICUM - Nicolás Alvarez de las Asturias, 11 Codice di Diritto Canonico di 1983: sua storia e nella storia (Considerationi al margine sulla quaestio del contributo del Diritto Canonico alla vita della Chiesa)

242 NICOLAS ALVAREZ DE LAS ASTURIAS soggetto a regole che impediranno la loro consulta ancora per qualche decen­nio. Tuttavia, chi affronta la questione con mentalità di storico, incontra due vie possibili di crescita nella comprensione del codice attuale, basate sulla storia della sua redazione. La prima riguarda l'indagine sui protagonisti e, la seconda, la chiarificazione di ciò che può essere considerata la grande domanda generale sul nuovo codice: se il risultato è stato una vera e propria sintesi giuridica (un vero e proprio codice) o, invece, una mera giustapposizione di libri, con varie paternità e, quindi, stili e aspettative ben diverse. Per quanto riguarda i "‘protagonisti”, è indubbio che ci troviamo in una situa­zione diversa rispetto a quella del vecchio codice. Per capire il CIC (1917), era essenziale conoscere sia la personalità intellettuale di Gasparri, sia determinare l'esatto molo di san Pio X nella fase di elaborazione e di papa Benedetto XV in quella della prima applicazione*. Per comprendere il Codice vigente, non è ne­cessario riferirsi ad una figura simile a quella del Gasparri. né il ruolo del beato Paolo VI o di san Giovanni Paolo II possono essere equiparati a quello svolto dai pontefici protagonisti della precedente codificazione canonica. Tuttavia, il codice attuale non può essere inteso in tutta la sua portata senza l'attento studio del contributo di molti canonisti. Alcuni di questi, hanno forma­to attorno a loro delle autentiche “scuole”'’; altri, di non minore capacità intel­lettuale, hanno giocato un ruolo preminente nel Concilio Vaticano II. Tra i pri­mi vanno annoverati, fra altri. Klaus Mòrdsdorf". Stephan Kuttner" e Pedro Lombardia12; e tra i secondi Willy Onclin e il beato Àlvaro del Portillo1'1. Lo stu­* Su Gasparri, vid. lo studio della sua biografa intellettuale in Fantappiè, C., Chiesa romana, 335-519 e, sopratutto, 923-981. Sul contribuito di Papa Sarto, vid. fra altri, quanto pubblicato in: Cattaneo, A. (a cura di), L’eredità giuridica di San Pio X, Venezia 2006; infine, sul ruolo di Benedetto XV nella prima applicazione del CIC (1917), vid. Gherri. P., Codificazione canoni­ca tra tecnica e sistema, in Eastern Canon Law 2 (2013)1. 19-130, specialmente 64-66. 9 Vid. al riguardo, Redaelli, C., Il concetto di diritto della Chiesa nella riflessione canonistica tra Concilio e Codice, Milano 1991. 10 Sul suo specifico contribuito al rinnovamente del diritto canonico, vid., fra altri, Cattaneo, A., Questioni fondamentali della canonistica nel pensiero di Klaus Mörsdorf, Pamplona 1986. Tes­ta Bappenheim, S., Prologo, in Mörsdorf, K„ Fondamenti de! diritto canonico, Venezia 2008. 5-50. 11 Cf. Landau, P., Stephan Kuttners Beitrag zum Codex Iuris Canonici von 1983, in Bellomo, M. - Condorelli, O. (a cura di). Proceedings of the Eleventh International Congress of Medieval Canon Law. Catania, 30 July -6 August 2000 (Monumenta Iuris Canonici, C/12), Città del Va­ticano 2006. 17-30. Vid. anche, Sedano, J., Stephan Kuttner ( 1907-1996): A Modern Approach to Medieval Canon Law, in Pavón Benito, J. (ed.), Rewriting the Medieval Ages in the Twen­tieth Century. III. Political Theory and Practice, Turnhout 2015. 151-178. 12 Cf., fra altri, Gómez-Iglesias, V., Libériád v derecho constitutional en Pedro Lombardia, Pamplona 1998. 13 Sul contribuito del beato Álvaro del Portillo alla nuova codificazione, vid. ora Gutierrez, J. L., Mans. Alvaro del Portillo e la codificazione canonica, in lus Ecclesiae 26 (2014) 265-288. Gómez-Iglesias, V., Acerca de la contribut ion de Alvaro de! Portillo al Derecho de la Iglesia, i n lus Canonicum 54 (2014) 459-517.

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