Folia Theologica et Canonica 4. 26/18 (2015)

IUS CANONICUM - Bruno Esposito, O.P., La fede come requisito per la validitá del matrimonio sacramentale?

FOLIA THEOLOGICA ET CANONICA (2015) 163-189 Bruno Esposito. O.?. LA FEDE COME REQUISITO PER LA VALIDITÀ DEL MATRIMONIO SACRAMENTALE?*1 Alcune considerazioni previe; I. Presupposti storici: il precedente sulla forma ad validita- tem; II. Intenzione coniugale sacramentale interna e/o esterna, del suscipiente e del mi­nistro, 1 II periodo postconciliare: dottrina. Commissione Teologica Internazionale, Familiáris consortia; HI. La giurisprudenza; IV. Superamento della teologia del duplice fine, unicità dell’essenza coniugale creaturale intrinsecamente sacramentale, essenza di diritto na­turale e realtà giuridica; V. Sulla “naturális inclinatio” al matrimonio naturale; Con­clusioni Alcune considerazioni previe 1. Innanzi tutto lo studio sulla questione che andiamo a studiare2 deve essere fatto, ed animato dalla convinzione che “(•••) il vincolo matrimoniale non è dis­ponibile neppure alla Chiesa, che nella sua normativa e nella sua attività di giu­* Nota della Redazione: Il presente articolo è stato scritto e consegnato prima della pubblicazione su L’Osservatore Romano della Lettera Ap., M.P., Mitis iudex Dominus lesus e della Lettera Ap., M.P., Mitis et miserìcors lesus del Supremo Legislatore, S. S. Papa Francesco, con le quali si riforma in modo sostanziale tutto il processo matrimoniale canonico, riguardante le cause per la dichiarazione di nullità matrimoniale, per la Chiesa cattolica latina e per le Chiese cattoliche orientali; cf L’Osservatore Romano (9-IX-2015. 3-6). 1 Una tale ipotesi è stata anche ultimamente presentata a conclusione della III Assemblea Genera­le Straordinaria del Sinodo dei Vescovi: “Secondo altre proposte, andrebbe poi considerata la possibilità di dare rilevanza al ruolo della fede dei nubendi in ordine alla validità del sacramento del matrimonio, tenendo fermo che tra battezzati tutti i matrimoni validi sono sacramento” (Re- latio Synodi 2014, n. 48). 2 Interessante riguardo al rapporto fede-sacramento, quanto recentemente affermato da uno dei maggiori esponenti della scuola canonistica di Monaco: “Il secondo spunto che Papa Francesco ha offerto al dibattito sul matrimonio sacramentale riguarda la questione del significato della fe­de per i contraenti matrimonio. Così facendo - sulle orme di Benedetto XVI - egli ha messo il dito su un punto debole e molto delicato del diritto canonico matrimoniale, visto che, per la vali­dità del matrimonio sacramentale fra cristiani battezzati, il diritto vigente non esige dai nubendi nemmeno una conoscenza minima del carattere sacramentale del matrimonio cristiano (can. 109 CIC [sic/1). Tuttavia, il carattere sacramentale rappresenta proprio la caratteristica decisiva per la quale il matrimonio fra cristiani battezzati, secondo la fede cattolica (e ortodossa), si distingue da ogni altro tipo di matrimonio. Per il diritto vigente, la fede dei contraenti matrimonio ha un ruolo rilevante solamente nel caso in cui ambedue o uno di essi, con un atto positivo di volontà, escluda il carattere sacramentale del matrimonio che si intende contrarre: risultato negativo e

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