Folia Theologica et Canonica 3. 25/17 (2014)

IUS CANONICUM - Szabolcs Anzelm Szuromi, O.Praem., La fondazione delle universitanel medioevo e le particolarita dell’insegnamento universitario

LA FONDAZIONE DELLE UNIVERSITÀ NEL MEDIOEVO... 125 rando al sacerdozio di prendere parte all’insegnamento nella cattedrale e che in futuro farà parte del rinnovamento culturale denominato “rinascimento carolin­gio”. Le conseguenze finanziarie erano a carico del vescovo. Secondo la dispo­sizione del Concilio di Magonza del 813 (c. 10), queste scuole dovevano sorgere anche accanto alla parrocchia, in modo di essere in grado di fornire un’adegua­ta istruzione per la formazione sacerdotale.3 Molto più tardi, nel 1179, il Con­cilio Laterano III aveva dato disposizione che gli insegnanti che insegnavano nelle scuole cattedrali ricevessero “un’adeguato ricompenso” al fine di fornire l’istruzione.4 Nel 1216, san Domenico, fondò V Ordine dei Domenicani, rafforzato più tar­di da Papa Innocenzo III (1198-1216) e da Papa Onorio (1216-1227). Tra le particolarità dell’Ordine attraverso la povertà religiosa vi è la predicazione tra­mite la conoscenza ad alto livello della teologia che serviva, in origine, per le attività missionarie. Questo ha fatto si che venissero creati delle istruzioni alta­mente centralizzati che venivano denominati Studium generale. Le regole dell’Ordine dei Domenicani rispetto alla regola precedente non determinava niente per quanto rigurdava il lavoro fisico, mentre determinava in modo minu­zioso lo svolgimento degli studi. Queste istituzioni erano sorte parallelamente all’università, ma la loro struttura era più stabile e rigorosa. Essa era radatta all’interno delle regole dell’ordine. Da questo si deduce che lo Studium genera­le possedeva degli alti livelli d’istruzione e di solito i membri dell’ordine svolge­vano un ruolo d’insegnamento nelle varie istituzioni oltre a possedere, naturale- mente una diploma di maestro. Ciò viene mostrato con le attività dell’università domenicana quando nel 1234 all’università di Parigi su 15 tesi di dottorato in teologia 9 appartenevano all’ordine domenicano.5 3 Mansi, I. D. (ed.), Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, I-XXXI. Florentinae- Venetiis 1757-1798; nuova edizione: Petit, L. - Martin, J-M., I-LX. Paris-Leipzig-Arnheim 1899-1927. XIV. 67-68. 4 Concilium Lateranense III ( 1179) c. 18: Quoniam ecclesia Dei et in eis quae spectant ad subsidium corporis et in eis quae ad profectum veniunt animarum, indigentibus sicut pia mater providere tenetur, ne pauperibus, qui parentum opibus iuvari non possunt, legendi et profìciendi oppurtu- nitas subtrahatur, per unamquamque ecclesiam cathedralem magistro, qui clericos eiusdem ecc- lesiae et scholares pauperes gratis doceat, competens aliquod beneficium assignetur, quo docentis nécessitas sublevetur, et discentibus via pateat ad doctrinam. In aliis quoque restituatur ecclesiis sive monasteriis, si retroactis temporibus aliquid in eis ad hoc fuerit deputatum. Pro licentia ve­ro docendi nullus omnino pretium exigat, vel sub obtentu alicuius consuetudinis ab eis qui do­cent aliquid quaerat, nec docere quempiam expetita licentia. qui sit idoneus, interdicat. Qui vero contra hoc venire praesumpserit, a beneficio ecclesiastico fiat alienus. Dignum quidem esse vi- detur, ut in ecclesia Dei fructum laboris sui non habeat, qui cupiditate animi vendit licentiam do­cendi, ecclesiarum profectum nititur impedire. Concciliorum oecumenicorum decreta, Bologna 1973.3 220. 5 Cfr. Rashdall, H., Universities, III. 95, 328-333.

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