Folia Theologica et Canonica 2. 24/16 (2013)

IUS CANONICUM - Szabolcs Anzelm Szuromi, O.Praem., Modifiche storiche e giuridiche della Chiesa nelle prescrizioni canoniche circa l’amministrazione del battesimo nel rito latino e la loro applicabilita nella nuova evangelizzazione

178 SZABOLCS ANZELM SZUROMI, O.PRAEM. ne ad esso (la preghiera, il digiuno, la richiesta di pentimento, la promessa, il credo).5 La Traditio Apostolica del III secolo menziona in modo speciale, non solo il rito per l’amministrazione del battesimo, ma anche i tre anni di prepara­zione mediante il catecumenato.6 Si può, quindi, osservare, che nei primi tre secoli il battesimo e la confermazione erano inscindibili e per questo la de­nominazione dei ministri del sacramento del battesimo sia le prime fonti, sia più tardi nelle collezioni medioevali di diritto canonico troviamo indicato il nome del vescovo come F amministratore del battesimo.71 battezzati a partire dai primi secoli potevano partecipare al sacrifìcio eucaristico, ovvero alla Santa Messa.8 Le modalità di disciplina della Chiesa riguardanti il battesimo sono una delle principali aree del diritto sacramentale; per questo in seguito ci limitere­mo ad esporre in modo rigoroso le questioni relative alla ricezione del battesi­mo. ponendo l’accento ad alcune domande che hanno un rilievo significativo. I. La disciplina e le partcolarità nel medioevo Nel medioevo, mantenendo la tradizione della Chiesa primitiva, ovvero portan­do a termine il catecumenato, si poteva ricevere il sacramento del battesimo dopo il compimento del settimo anno di età (cfr. aetas discretionis).9 Alcuni elementi per la definizione teologica e l’amministrazione del sacramento erano già stati meticolosamente elaborati e impostati in un quadro generale, grazie anche al contribbuto di Ugo di San Vittore che scrive: “L’unica fede, nell’unico battesimo, nell’unico Dio, Gesù Cristo”.10 11 Nello stesso periodo c’è stato lo sviluppo del termine tecnico del “sacramento del battesimo” (sacramentum baptismatis). Dal Capitula ecclesiastica11 e dal Capitula de examinandis eccle- siasticis (IX secolo)12 sappiamo che il catecumenato, che includeva l’unzione con l’olio e l’esorcismo, si concludeva con lo scrutinium (esame sulle conoscenze della fede), ovvero delle domande poste dai sacerdoti sulla liturgia e sul contenuto della fede cristiana. In realtà, questa formula alcuina sotto Carlo Magno è l’ultima testimonianza patristica dell’antica pratica catecumena, dove 5 Rordorf, W. - Tuiller, A. (ed.), La Didaché (Sources chrétiennes 248), Paris 1978. 6 Botte, B. (ed.), La tradition apostolique de Saint Hyppolyte. Essai de reconstruction (Liturgie- wissenschafliche Quellen und Forschungen 39), Münster 1989.5 7 SzuROMi, Sz. A., Egyházi intézménytörténet [Storia Istituzionale Ecclesiastica] (Bibliotheca Instituti Postgradualis Iuris Canonici Universitatis Catholicae de Petro Pázmány nominatae 1/4), Budapest 2003. 7. 8 Radó, P., Enchiridion Liturgicum, I. Romae-Friburgi-Barcinone 1961. 643-646. 9 Rubelin, M., Entrée dans la vie, entrée dans la chrétienté, entrée dans la société: autour du baptême à l’époque carolingienne (Annales de l’Est 34), Paris 1982. 10 Werminghoff, A. (ed.), Concilia aevi karolini (MGH Legum III), Hannoverae-Lipsiae 1906.1. 164. 11 Boretius, A. (ed.), Capituiaria regumfrancorum (MGH), I. Hannoverae 1883 (repr. 1960) 179.

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