Folia Theologica et Canonica 1. 23/15 (2012)

IUS CANONICUM - Adolfo Longhitano, L’insegnamento delle discipline teologiche nella formazione dei seminaristi

L’INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE... 271 teológia pastorale, liturgia, storia della Chiesa, diritto canonico. Dove gli unici raggruppamenti possibili appaiono quelli stabiliti attomo alia teológia fonda­mentale (che deve trattare le questioni circa l’ecumenismo, le religioni non cristiane e 1’ateismo), alia teológia morale (ehe deve trattare anche della teoló­gia spirituale), alla storia della Chiesa (che deve comprendere la patrologia e 1’archeológia)50. Poiché la ratio studiorum è demandata alle Conferenze episco­pali nazionali, il documento della Congregazione non va öltre queste indicazio- ni generali. Tutte le università e le facoltà ecclesiastiche, seguendo le indicazioni di Sa­pientia Christiana, sottoposero a revisione la propria ratio studiorum. Anche in questo caso mi limito a prendere in esame i cambiamenti apportati alia ratio studiorum dello Studio Teologico S. Paolo. Se si fosse trattato di un centro di studi autonomo, ehe non rilasciava alla fine dei corso titoli accademici, avrebbe potuto continuare con il modello sperimentato negli anni precedenti. L’affilia- zione alia Pontificia Facoltà Teologica dellTtalia meridionale obbligava a re- cepire il nuovo ordinamento. Nella ratio studiorum entrata in vigore nel 1980, subito dopo la promulga- zione della Sapientia Christiana, si introdusse una netta distinzione fra il bien­nio propedeutico e il triennio teologico, secondo le direttive date dalla Congre­gazione per l’educazione cattolica. Le materie dei primi due anni non erano più raggruppate in unità tematiche. L’elenco delle discipline previste comprende 1’insegnamento delle lingue classiche, i trattati di filosofia, i corsi introduttivi alia Sacra Scrittura, alia teológia dogmatica e morale e al diritto canonico. Le unità tematiche rimasero solo per il triennio teologico ed ebbero indirizzo trini- tario: terzo anno “Dio Padre e la creazione”, quarto anno “Gesù Cristo redento- re dell’uomo”, quinto anno “lo Spirito santificatore della Chiesa”51. Si chiudeva in tal modo un esperimento ehe nel breve areo di tempo in cui era stato attuato aveva posto alcune premesse interessanti per la ricezione delle direttive conciliari e ehe nel lungo periodo avrebbe potuto fare acquisire una mentalità nuova nei docenti e suggerire un metodo didattico adeguato alie te­matiche proposte. Il rigido schema introdotto dalla costituzione pontificia e la difficoltà di continuare la prassi delle unità tematiche finirono per riproporre la separazione delle discipline e per favorire la moltiplicazione delle materie, con il rischio di un ritomo alPinsegnamento per nozioni: sono alcuni dei rilievi negativi fatti alia Deus scientiarum Dominus prima dei Concilio Vaticano II. Su questa stessa linea di sviluppo si colloca la ratio studiorum dei 1995, rielaborata in seguito ail’ aggregazione alla Facoltà Teologica di Sicilia, con­50 SC, Ordinationes, art. 51 : Enchiridion Vaticanum, 6. 1506. 51 Aliotta, M. P. - Consoli, S. - Longhitano, A. - Zito, G. (a cura di), Studio Teologico S. Paolo, 58-61.

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