Folia Theologica et Canonica 1. 23/15 (2012)

IUS CANONICUM - Katalin Hársfai, Il diritto alla difesa nel processo di nullita matrimoniale dopo la Dignitas Connubii

IL DIRITTO ALLA DIFESA NEL PROCESSO DI NULLITÀ MATRIMONIALE DOPO. .219 II. IL DIRITTO ALLA DIFESA NEL PROCESSO DI NULLITÀ MATRIMONIALE Come abbiamo affermato in precedenza, nel processo, il convincimento della cosienza dei giudice deve svilupparsi nella dinamica delle parti contrapposte, nel fare gli atti processuali. Tutto questo è stato formato nel diritto romano pro- cessuale e il diritto canonico e il diritto civile hanno desunto dal processo cont- radittorio romano. La Chiesa mette l’indagine della validité dei matrimonio nel quadro del processo contradittorio, magad era sempre consapevole che il pro­cesso contradittorio non è il più comforme al processo matrimoniale di nullité, difficilmente inquadrarsi in quello, estranea alia natura dei processo romano. Dal punto di vista dogmatico nel diritto romano le azioni erano cosidetti con- danne, e per conseguenza le sentenze prodotti nel tali processi erano le sentenze condannate. Le azioni nei proccessi matrimoniali sono diversi. Secondo la clas- sificazione fatta nel XIX secolo dalla dogmatica processuale tedesca sono an­cora le azioni a determinare il diritto e le azioni a formare il diritto. Tra le azioni a formare il diritto sono 3 tipi tra le quali sono le azioni indirizzate a cambiare il diritto, a quelli ehe appartengono le azioni e le sentenze dichiarate la nullité del matrimonio poiché quelli cambiano lo stato delle parti. Nel caso delle sentenze a formare il diritto in primo luogo è importante scoprire i fatti secondo la vérité obiettiva e non è assolutamente necessario la controversia delle parti contras­tante Lo svelare dei fatti e delle circostanze è importante, e da questo sono di più mezzi altri non solo la contradizione delle parti. La pratica sostiene anche la mancanza delle parti contradicenti nei processi matrimoniali, perché il conventuto non vuole prendere parte al processo, oppu- re il convenuto vuole associarsi all’azione dell’attore e nel lato delbattore costi- tuirsi in société processuale attiva e quindi la loro azione produce un ammasso dell’azione attiva soggettiva. E troppo difficile il processo matrimoniale incast- rare nel processo contradittorio, vale a dire manca la parte difensiva. II regolamento ehe vuole mantenere attualmente anche il carattere contradit­torio dei processo - contro 1’azione delbattore affermente la nullité del matri­monio - difende Listituto dei matrimonio. Allora, 1’azione è il mezzo per la di- fesa dei diritti degli attori invece contro di lui; non è la difesa del diritto dell’altra persona ma la difesa di un istituto. II matrimonio è un sacramento e rappresenta un valore e si debba difendere tale valore. L’azione dei attore è il mezzo di difesa attiva del diritto, finchè il mezzo passivo della difesa del diritto è nelle mani del conveniente, oppure nelle mani delle altre persone nel proces­so, ovvero in primo luogo nelle mani del difensore del vincolo, ma puö essere nelle mani di altre partecipanti, come ad esempio in quella dei giudici, ma an­cora i periti anche hanno importanza nella difesa del matrimonio. Nel processo di nullité matrimoniale la conservazione della caratteristica contradittoria ha formato una particolare situazione, che in questo processo non esclusivamente si debba difendere del diritto alla difesa delbattore e del con-

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