Folia Canonica 11. (2008)

STUDIES - Card. Péter Erdő: Rigidita ed elasticita delle strutture normative nel dialogo ecumenico

RIGIDITÀ ED ELASTICITÀ DELLE STRUTTURE NORMATIVE... 23 ha prescritto ehe gli arcidiaconi avessero il breviarium canonum5S. Naturalmente i ricercatori moderni non potevano identifïcare, quale collezione era prescritta dal sinodo. Sembra probabile che anche questo concilio aveva l’idea di obbli- gare gli arcipreti di usare i canoni della Chiesa nel loro ministero e non dava importanza alia collezione concreta ehe conteneva queste regole. Quello ehe contava era la documentazione della disciplina della Chiesa56 57 *. Tale requisito sembra provenire dalla lettera citata di papa Celestino I, di cui disposizione, att- raverso le diverse collezioni canoniche37, caratterizzava 1’opinione pubblica an­che del medioevo. Più precisamente sembra ehe sia la lettera di papa Celestino ehe le altre disposizioni analoghe siano delle espressioni di una convinzione più profonda, secondo la quale esiste una eredità disciplinare autorevoie ehe puô essere conosciuta nell’insieme dei canoni della Chiesa. Tale visione viene conservata anche dopo il decreto di Graziano, il quale veniva usato nella Chiesa, e in modo speciale nelTinsegnamento, corne colle­zione comprensiva dei diritto canonico, benché l’intenzione originale dell’au- tore sia stata la riconciliazione dei canoni contradicenti nell’insieme della tradizione disciplinare. La preoccupazione principale era quindi comunque di trovare il modo giusto per applicare armonicamente l’insieme della tradizione disciplinare tra le circostanze delle nuove epoche. In realtà la collezione di Graziano è rimasta sempre privata e i brani raccolti in essa hanno conservato la loro autorità originale secondo la diversità della loro origine. c. Le collezioni autentiche di decretali Sia nell’antichità tardiva ehe nella seconda metà del secolo XII sono nate anche delle collezioni di decretali. Alcune di esse godevano di autorità speciale, come quella Dionysio Hadriana ehe conteneva sia canoni conciliari e professioni di fede ehe lettere decretali collette da Dionysio Esiguo o aggiunte successiva- mente. Questa collezione è stata mandata da papa Adriano I a Carlo Magno38. All’inizio della collezione si trova una dedica metrica dei pontefice59. Risulta chiaro anche da essa ehe questa versioné dell’opera di Dionysio Esiguo non è 55 Can. 66, ed. L. ZAvodszky, A Szent István, Szent László és Kálmán korabeli törvények és zsinati határozatok forrásai, Budapest 1904, 205. “ Cfr. per es. Sz. A. Szuromi, Az első három esztergomi zsinat és a magyarországi egyházfegyelem a 12. században, in Tanulmányok a magyarországi egyházjog középkori történetéről. Kéziratos kódexek, zsi­natok, középkori műfajok, ed. P. Erdő (Bibliotheca Instituti Postgradualis Iuris Canonici Universitatis Catholicae de Petro Pázmány nominatae III/3), Budapest 2002, 113—116. 57 Per es. Collectio Pseudo-Isidoriana (Caelest. ep. 3, c. 1), cd. P. Hinschius, Decretales Pseudo- Isidorianae et Capitula Angilramni, Lipsiae 1863, 561; o la collezione di Anselmo di Lucca (VII, c. 102), cd. F. Thaner, Anselmi lucensis Collectio canonum, una cum collectione minore, Ocniponte 1906- 1915, 405. ecc. S! Erdö, Die Quellen 47-50, 72-73. S9 Ed. F. Maassen, Geschichte der Quellen und der Literatur des canonischen Rechts im Abendlande. Die Rechtssammlungen bis zur Mitte 9. Jahrhunderts, Graz 1870 (rist. Graz 1956), 965-967.

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