Folia Canonica 11. (2008)

PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Agostino Montan, "Formule teologiche": Variabilita e limiti nella dottrina e diritto sacramentale

202 AGOSTINO MONTAN L’insegnamento pontificio non puô essere ritenuto come “discutibile”, né si puô attribuire alla decisione della Chiesa “un valore meramente disciplinare”. 7.2 — Il dibattito. Punto di riferimento: Commento alla risposta, in L’Osservato- re Romano, 19.11.1995, p. 2 (firmato con tre ***): EV 14/3272-3283. La questione specifica (ammissione delle donne al sacerdozio ministeriale) rimanda a due questioni previe: 1° la natura della Chiesa come voluta da Cristo, 2° il modo di intendere la rivelazione. Da ciô consegue il modo di credere e di fare teológia. In campo ecumenico il dibattito si è svolto soprattutto tra la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana. Il carattere definitivo e infallibile della dottrina proclamata deriva dalla ve­rita stessa della dottrina, fondata sulla Parola di Dio scritta, costantemente man- tenuta e praticata dalla tradizione della Chiesa, proposta infallibilmente dal Magistero ordinario e universale della Chiesa. Perciô questa dottrina appartiene al deposito della fede della Chiesa. Il carattere definitivo e infallibile di questa dottrina ecclesiale non è originato dalla Lettera pontificia. Il Romano Pontefice ha semplicemente proposto con una formale dichiarazione una dottrina già esistente in modo costante e universale nella Chiesa (cf. commento alla risposta). La Lettera apostolica non afferma, perô, ehe tale dottrina è una verità di fede formalmente rivelata e proposta corne taie dal magistero. In tale caso avremmo una definizione dogmatica infallibile, un dogma di fede, ossia una verità di fede definita da credersi. II documento usa i termini “declaramus” e non “defin­imus”, e dice che tale dottrina è “definitive tenendam” e non “definitive cre­dendam”. Non abbiamo, quindi, un atto definitivo o solenne “ex cathedra”, ma un atto definitivo che propone una dottrina certamente vera in quanto infallibilmente proposta dal magistero ordinario e universale. Si tratta di una dichiarazione circa una verità concernente l’integrità del deposito della fede, ossia della rivelazione divina. La dichiarazione è infallibile poiché tale dottrina, necessaria per custodire ed es- porre il deposito della fede, è proposta dal magistero in modo infallibile. Qualificazione teologica: è una dottrina necessaria per custodire ed esporre fedelmente il deposito della fede. Si tratta quindi di una verità di fede cattolica (cf. Professione di fede e motu proprio Ad tuendam fidem, con modifica dei c. 750). Per quanto riguarda il grado di autorità delfinsegnamento, l’intervento pontificio è una dichiarazione formale infallibile. 8. Il diaconato come ministero permanente II diaconato, come servizio permanente, rappresenta in seno alia Chiesa la sua vocazione di vivere al servizio dei mondo. La Chiesa cattolica ha ripristina- to di recente questo ministero, parte integrante dei sacramento dell’ordine. Le comunità cristiane e le Chiese disciplinano diversamente questa forma dei min­istero ordinato. Fermiamo la nostra attenzione sulla disciplina oggi in vigore nella Chiesa cattolica e sui dibattito teologico aperto tra i teologi.

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