Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

50 GÉZA KU M [NETZ Il diritto puô essere visto come un risultato; come il risultato di un sistema giuridico. Con questo Horváth vuole dire ehe gli organi chiamati a fare il bene comune (causa efficiens iuris), Puomo in qualità di materia del diritto (supposi­tum iuris) è idoneo all’ordine, e secondo le ulteriori richieste del soggetto (causa materialis remota iuris) ha un rendimento (fatto), oppure riduce ad azioni este- riori (causa materialis proxima iuris) dove è possibile che ogni richiesta trovi la sua realizzazione nel bene comune (causa formalis iuris), in modo che ci sia pace e tranquilla convivenza tra i soggetti (causa finalis iuris). Questo è la descrizione delle linee principali e dei fattori della norma giuridica appartenente al diritto”.51 Le cause e la riflessione fatta circa la defínizione di Sándor Horváth sui diritto pratico non bastano e serve una riflessione più profonda, dato che da quanto detto fino adesso non si puô desumere il contenuto di giustizia. Non sappiamo con pre- cisione cosa intenda con “soggetto come materia del diritto” o quale sia il signifi­cato di persona naturale o di potere.52 Perpoter riflettere meglio circa il significa­to di tali parole, sembra necessario esporre i concetti53 legali. Il concetto legale, come centro del pensiero, si présenta ed imposta il diritto e i concetti preliminari. Il nostro autore afferma che per definire cio, è necessario vedere i concetti preliminari in una visione globale54. Prima di vedere il pensiero di Sándor Horváth, bisogna osservare quanto segue: 1. Più volte, fautore, accen­tua al fatto ehe il futuro del sistema giuridico dipende dal potere. “Il senso pro- fondo del concetto di diritto” è dato dal giusto senso di potere. Non accetta dal potere quelle forme ehe appartengono al mondo della morale e sono trasportate nel mondo della fisica e della biológia (correnti come il volontarismo, il totalita- rismo, il determinismo). Per prima cosa nel potere vede quei valori morali in cui “la pressione non è dovuta dalla costrizione, ma è data dal degno onore; mentre invece il piegarsi è dato dal volere della potenza interna”.55 Dietro al concetto linguistico di “diritto” sono presenti vari aspetti, vari contenuti. Il frlologo sa­51 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [Il ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941, 73. 52 Vedremo in seguito ehe a Horváth intéressa, principalmente, il contenuto del concetto. 53 L’ideale giuridico corne definizione lo abbiamo già visto in parte nel capitolo riguardan- te il sistema giuridico inerente ai problemi ideologici e in parte invece in quanto segue: “Se vo- gliamo estrarre dal diritto pratico le richieste e i rendimenti dall’indifferenza e dalfarbitrio op­pure dal rozzo potere, allora da una parte dobbiamo innalzarci sopra l’orizzonte della praticità e dall’altra parte dobbiamo trovare il valore dell’assoluto e del trascendente dove i soggetti sono soggetti legali e le loro richieste sono alla base della legalità e della giustizia” (Horváth, SÖrök eszmék, [Ideali perenni] 217). 54 Si presuppone ehe fautore si schien almeno in parte ad una visione ideologica. Dietro alla visione ideologica con cui si schiera sta il fatto ehe dietro a qualsiasi sistema giuridico c’è necessariamente una visione morale e dietro a questa una visione antropologica e a sua volta una visione metafisica. 55 Horváth, S., Örök eszmék, [Ideali perenni] 213.

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