Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

38 GÉZA KUMINETZ 3. Retroscena sociale, storico e culturale del periodo: conosce in modo pro- fondo i problemi e le lotte intelettuali dei suo periodo. Il periodo fra le due guerre mondiali, la crisi economica a livello mondiale, il fascismo, il comunismo, le vi­cissitudini dei problemi sociali, ehe lo hanno spinto a scegliere i terni e 1’elaborazione dei suoi scritti. 4. La sua vita si trova all’inizio e durante lo sviluppo dei movimento neoclas- sico-neotomista. Questo movimento è nato dall’enciclica di Papa Leone XIII “Aeterni patris ” (1879), o almeno da qui si puo partire come data. Durante que­sto periodo tale movimento ha visto la nascita di due pensieri fondamentali. Uno di essi è quello di mettere a confronto da una parte l’eredità di San Tommaso e dal 1’altra parte le correnti filosofiche principali dei nuovo periodo. I rappresen- tatnti principali di questa scuolaprovengo dalle file dell’ordine domenicano, con centro Friburgo in Svizzera, dove lo stesso Horváth ha studiato ed insegnato, an­che se pare difficile poterio introduire in una delle correnti. 1.3. Gestione delle fonti La gestione delle fonti lascia dedurre un pensiero speculativo, sistematico ed una visione costruttiva. Secondo György Zemplén, che è stato studente di Hor­váth, présenta un carattere intuitivo: “Ha una capacité intuitiva straordinaria per l’essere ed i valori; ha intravisto la relazione e la profondità tra Dio e il mistero dell’uomo”.5 Horváth, apparentemente cita come fonti poche opere e pochi autori. In pri­mo luogo gli interessano le opere tomiste e i suoi rappresentanti, ma per lui, prin- cipalmente, l’autorità in questione rimane Tommaso d’Aquino. Conosce nella sua profondità non solo le opere di San Tommaso e tra essi la Summa, ma anche la storia del periodo di San Tommaso e la storia del suo pensiero. Il passato gli in­téressa in quanto trova connessione con il presente e mostra la via per il futuro. Non rimane indifferente all’eredità della filosofia moderna. La sua tecnica non è determinata dalle citazioni prese in se stesse, ma dopo aver assimilato il contenuto della fonte descritta, la pone davanti al lettore in una nuova forma, come ad attestare i propri pensieri. Allô stesso modo, présenta cosi le citazioni di San Tommaso. Il suo scopo è quello di confrontare le unità più grandi o gruppi di articoli di San Tommaso. Non vuole scrivere un manuale suile opere6 di San 5 Zemplén, Gy., Horváth Sándor emlékezete, [A ricordo di Sándor Horváth], in Vigilia 22 (1957) 201. 6 Conose con moha precisione tutte le opere di San Tommaso dei suo periodo; ma a lui non sembra importare alcunchè dei manuali. Cfr. “Auctor horum Tractatum non intendit manaua- le quoddam ad usum tironum conscribere. Opera huiusce generis sat numerosa atque suffi­cientia exsistunt, ex quibis elementa philosophicae scientiae quisqueeupidus addiscere opor­tet. .. Intentio porro auctoris non est tractatus systematicos in senu delineationis et circum­scriptionis methodicae praebere. Tales tractatus abs dubio non tantum valde utiles, sed neces­sarii sunt ad hoc quod systema quoddam philosophicum innotescat eiusque aedificium menti

Next

/
Thumbnails
Contents