Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Dimitrios Salachas: Conciliarita e autorita nella Chiesa - Il concetto del Protos tra i vescovi a diversi livelli nel documento di Ravenna (13 ottobre 2007)

26 DIMITRIOS SALACHAS L’autorità (exousia) episcopale nella Chiesa è connessa al dono dello Spirito Santo ricevuto nell’ordinazione: «L ’autoritá, connessa alla grazia ricevuta nell 'ordinazione, non è possesso pri­vato di coloro che la ricevono né è un qualcosa ehe la comunità dà in delega; al contrario, è un dono dello Spirito Santo destinato alservizio (diakonia) della co­munità e mai esercitato al di fuori di essa. Il suo esercizio comporta lapartecipa- zione di lutta la comunità, essendo il Vescovo nella Chiesa e la Chiesa nel Vesco- vo (cfr. S. Cipriano, Ep. 66,8)» (documento di Ravenna, n.13). Il Concilio Vaticano II conferma tutto cio insegnando, ehe «con la consacra- zione episcopale viene conferita la pienezza dei sacramento dell’ordine, quella cioè ehe dalla consuetudine liturgica della Chiesa e dalla voce dei santi padri vie­ne chiamata il sommo sacerdozio, il vertice del sacro ministero. La consacrazio- ne episcopale conferisce pure, con Lufilcio di santificare, gli ufïïci di insegnare e di govemare, ehe perô, per loro natura, non possono essere esercitati se non nella comunione gerarchica col capo e con le membra dei collegio. Dalla tradizione infatti, quale risulta specialmente dai riti liturgici e dall’usanza della Chiesa sia d’oriente che d’occidente, consta chiaramente cire con l’imposizione delle mani e con le parole della consacrazione la grazia dello Spirito santo viene conferita, e viene impresso un sacro carattere, in maniera che i Vescovi, in modo eminente e visibile, sostengono le parti dello stesso Cristo maestro, pastore e pontefice, e agiscono di sua persona. E’ proprio dei Vescovi assumere, col sacramento dell’ordine, nuovi eletti nel corpo episcopale» (cf. LG, 21). Ogni forma di autoritá (exousia) nella Chiesa ed a tutti i livelli è un servizio (diakonia) d’amore, al pari di quello cire fu di Cristo, il quale ’’non è ventito per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per mold” (Mc. 10,45): «L 'esercizio deli'autoritá compiuto nella Chiesa, in nome di Cristo e per mezzo della potenza dello Spirito Santo, deve essere—in ogni suaforma ed a tutti i livelli — un servizio (diakonia) d ’amore, al pari di quello ehefu di Cristo (cfr. Me 10,45; Gv 13,1-16). L 'autoritá di cuiparliamo, in quanto esprime l 'autoritá divina, puô suss is tere nella Chiesa soltanto nell'amore tra colui che la esercita e coloro che sono soggetti ad essa. Pertanto, si íratta di un 'autoritá senza dominazione, senza coercizione sia essa fisica o morale. In quantopartecipazione all ’exousia del Si­gnore crociftsso ed esaltato, al quale è stata data ogni autoritá in cielo e sulla ter­ra (cfr. Mt 28,18), essa puô e deve esigere obhedienza» (documento di Ravenna, n. 14). Ogni forma di autoritá (exousia) nella Chiesa ed a tutti i livelli si esercita le- gittimamente nella piena comunione ecclesiale, a norma del diritto, cioè circo- scritta entro certi limiti in vista dell’utilità della Chiesa e della salus animarum. La comunione nella stessa fede e il reciproco riconoscimento delle legislazioni canoniche nelle loro legittime diversité tra le Chiese sono i presupposti della loro piena comunione ecclesiale e dell’esercizio di ogni forma di autorité:

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