Folia Canonica 10. (2007)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Luis Navarro: Il divieto di partecipazione attiva nei partiti politici e di assunzione di uffici pubblici
IL DIVIETO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA NEI PARTITI POLITICI 243 cletto in uno dei casi in cui si è permesso ad un chierico di intervenire in politica, si propone di evitare la confusione fra i fedeli e quella fra politica e religione. Co- munque sempre resta il dubbio se tale confusione fra i fedeli non rimarrà, perché quel candidato o quel parlamentare o quel funzionario pubblico resta sempre un chierico e, lo voglia o no, coinvolgerà la Chiesa. Percio i mezzi ehe adopererà nelle campagne elettorali o nello svolgimento delle funzioni dell’incarico ricevuto devono essere sempre consoni alia Chiesa, e quindi mai violenti: il chierico non puó esercitare violenza né verbale né fisica, non puô partecipare a manifestazioni violente, né promuovere il linciaggio degli oppositori, ecc.76 Per concludere vorrei citare le seguenti parole di Giovanni Paolo II, perché riassumono l’equilibrio che deve contraddistinguere il clero in questo ambito normativo. “Prego pertanto, ed invito a pregare perché cresca sempre più nei presbiteri la fede nella propria missione pastorale anche per il bene della société nel- la quale essi vivono. Sappiano essi riconosceme l’importanza anche nel nostro tempo, e capire quella dichiarazione del Sinodo dei vescovi del 1971, secondo cui «dev’essere tenuta sempre presente la priorité della missione specifica, che impegna Tintera esistenza dei presbiteri, in modo che essi — facendo, con grande fiducia, la rinnovata esperienza delle cose che sono di Dio - possano efficace- mente e gioiosamente annunciarle agli uomini, che appunto le aspettano»77. priestly activity during such time as he is involved in politics. This measure is to avoid confusion among the faithful and to preserve the distinction between politics and religion. In any case, renouncing the exercise of the priestly ministry always represents a painful situation for the Church”. Diocese OF Joliette, Communiqué. Rev. Raymond Gravel and Politics. Clarification by Most reverend Gilles Lussier, Bishop of Joliette, 31.10.2006. 76 “Because their acts have the Gospel of Jesus Christ for their source and inspiration, then it follows that the language of Bishops should be marked by civility, charity, understanding, compassion and forgiveness. Their utterance do not demonize political opponent; their words do no close the door to reconciliation and conversion. The sarcastic phrase, the sharp retort, the ridicule of person -this is an idiom that must not be heard from the mouth and heart of bishops. From the depths of the gospel there can on ly rise words that give peace and unity, sentiments that lead to compassion and understanding. This is the only form of rhetoric that fits the vocation and apostolaié ofbishops”. L. B. Legaspi, Reflections on the Role of Bishops in Philippine Politics, in Boletin eclesiastico de Filipinos 81 (2005), 866. 77 GIOVANNI Paolo II, Udienzagenerale, 28.7.1993, n. 5, in Insegnamentidi Giovanni Paolo II, XVI, 2, 1993, 112.