Folia Canonica 10. (2007)
STUDIES - Janusz Kowal: Contributo di Felice M. Cappello al diritto canonico orientale
CONTRIBUTO DI F. M. CAPPELLO AL DIRITTO CANONICO ORIENTALE 11 sta. Infatti, il primo numero di Orientalia del 1923, annunciando il contenuto dei numeri successivi, prometteva anche due scritti di P. Cappello: «Gli impedimenti matrimoniali in Oriente» e un altro dal titolo «Deve il clero Orientale recitare il Divino Officio?»17. Purtroppo oggi risulta che questa promessa non fu adempi itta e che Padre Cappello non pubblico mai in questa collana18. Ci sono, pero, altri scritti assai numerosi, riguardanti direttamente il diritto orientale, pubblicati altrove19. Risulta ehe uno dei primi in questo campo fu uno studio comparativo intitolato «Ius Ecclesiae latinae cum iure Ecclesiae orientalis comparatum». Originariamente era una conferenza, o meglio ancora una lezione inaugurale, pronunciata il 4 novembre 1926, durante la solenne inaugurazione dell’anno accademico alla PUG20. In quell’anno si celebrava il 50° anniversario della Facoltà di Diritto Canonico, e Padre Cappello - essendo professore di dirit- to all’Università Gregoriana e alflstituto Orientale - présenté una breve sintesi dei punti convergenti e divergenti dei due ordinamenti canonici. La versioné seritta dello studio, di 22 pagine, fu in seguito pubblicata, öltre che nel Liber annualis della PUG, anche nella rivista Gregorianum nel 1926 e nello Ius Pontificium nel 192721. Nello stesso anno 1927 venne stampata la seconda edizione del Tractatus ca- nonico-moralis de sacramentis, la parte «De matrimonio», la quale contiene un’appendice denominata «De iure matrimoniali orientalium». Negli anni se- guenti uscirono altre parti dei Tractatus, cui ormai tutte includono una relativa appendice «De iure orientalium»: De poenitentia nel 1929, De extrema unctione nel 1932, De sacra ordinatione nel 193 5 ed infine De sacramentis in genere, de baptismo, confirmatione et eucharistia nel 1938. 17 Cf. Orientalia, anno IV, Series II“, Christiana, Num. 1°, 31. l8Cf. POGGI, Per la storia (cf. nt. 16), 366, nt. 29. l9Esistono, poi, studi ehe trattano le questioni orientali in modo indiretto, percio ritengo ehe oltrepassino i limiti di questa ricerca. Un buon esempio è una serie di articoli circa «La comunicazione in divinis con gli acattolici». Questo ampio studio è sorto in occasione dei dibattito dopo i Umerali dei re Nicola di Montenegro, ma riguarda soprattutto le nonne della Chiesa Latina circa la partecipazione dei cattolici agli atti di culto celebrati dagli acattolici, e 1’ammissione di quest’ultimi ai sacramenti della Chiesa. Cf. La Civiltà Cattolica, quad. 1702, 72/2 (1921) 338-348; quad. 1705, 72/3 (1921) 22-32; quad. 1716, 72/4 (1921) 503-515. Per la Bibliográfia generale delle opere di P. Cappello, cf. «Scripta R.P. F.M. Cappello, S.I.», Periodica 48 (1959) IX-XXIV; = in D. Mondrone, «II confessore di Roma» (cf. nt. 2), 295-316. 20 Cf. «Sollemnis instauratio studiorum», in Pontificia Universitas Gregoriana (ed.), Rerum et Personarum designatio ineunte anno 1927 [Liber annualis], Romae 1927, 43-44. 21 Cf. «Ius Ecclesiae latinae cum iure Ecclesiae orientalis comparatum», Gregorianum 1 (1926) 489-510; = Ius Pontificium 7 (1927) 55-71.