Folia Canonica 6. (2003)
STUDIES - Péter Szabó: Ancora sulla sfera dell'autonomia disciplinare dell' Ecclesia sui iuris
AUTONÓMIA DISCIPLINARE DELL'ECCLESIA SUI IURIS 187 loro ab ovo solo nel caso delFosservanza fedele dell’obbligo fondamentale di ‘agire secondo la logica della comunione’, sia nel campo déllé funzioni pubbli- che ehe nelPambito privato. In un tale sistema i sinodi legislativi potrebbero modificare anche i diritti esplicitamente attribuiti da una norma superiore di qual- siasi livello gerarchico e, non di menő, toglierli provvisoriamente se, nell’esercizio del diritto in questione, si verificassero in continuità abusi marcati. Una moderazione, proporzionale alla gravità della situazione, in questa ipotesi sarebbe possibile appunto perché lo ‘ius commune’ fin da principio attribuirebbe tali diritti solo se/in quanto essi vengano esercitati nel pieno rispetto delle esigen- ze inerenti della comunione (cf. ‘pratique légale habituelle’). E ovvio, senza dir- lo, ehe nell’intervento correttivo l’autorità superiore deve obbedire alio stesso principio, e quindi la sua potestà gli spetterebbe solo entro i limiti della medesi- ma logica della comunione.72 73 72 LG 23a; cf. CONGREGAZIONE per la Dottrina DELLA Fede, Lettem «Communionis notio» su alcuni aspetti della chiesa intesa come comunione, 28 maggio 1992 (Documenti e studi 15), Città del Vaticano 1994, n. 9,28,82-84; J. Villar, i ‘Prioridad’ delà Iglesia universal o de la iglesia particular? La cuestión a la luz de la teológia de lengua francese anterior al Concilio Vaticano II, in Iglesia universaly iglesiasparticulares. IX. Simposio intemacional de teológia, dirigada por P. RodrIguez - E. Molano (Colección teologica 66), Pamplona 1989, 213-229; S. PlÉ-NlNOT, Communio Ecclesiarum; «in et ex quibus» (LG 23). La catolicidadde la «communio Ecclesiarum», in Revista catalana de teológia 22 (1997) 75-89; Id., Communio Ecclesiarum: «in et ex quibus» (LG 23), 'mDiccionario (nt. 71), 183-187, e la bibliográfia abbondante ivi citata; C. Caltagirone, «Tutto» e «parte». Il contributo di Yves Congar allô sviluppo della teológia della Chiesa locale, in Ricerche Teologiche 8 (1997) 5-39; K. McDoNNEL, The Ratzinger/Kasper Debate: The Universal Church and Local Churches, in Theological Studies 63 (2002) 227-250; A. Garuti, La priorità della Chiesa universale sulla Chiesa particolare, in Antonianum 77 (2002) 503-539; A. Cattaneo, La priorità della Chiesa universale sulla Chiesa particolare, in Antonianum 75 (2002), 3-4, 503-539. 73 In accordo ai principi della sussidiarietà e della ‘sensibilità sinodale’, la delimitazione della competenza degli enti inferiori owiamente non puô a wenire a meno che in una situazione dove tale intervento superiore è oggettivamente motivato e quest’ultimo non deve superare la misura proporzionata al problema da correggiere. Questi due principi della sussidiarietà e della sinodalità, del resto, sono già elementi importanti dei retto funzionamento dell’ordi- namento canonico attuale. L’efficacia della loro affermazione, inveeee, sarebbe notevolmente aumentata se -come deriva dalla ipotesi in questione- si ponesse un accento più forte e più esplicitamente dichiara- to sull’obbligo di agire sempre in comunione. Infatti cosi risulterebbe più evidente di quanto lo sia oggi ehe tutte le autorità (e quindi anche quelle superiori) possono esercitare (anzi possono possedere) la loro potestà solo e sempre in linea della logica intrinseca della communio. Tutto sommato ci sembra ehe probabilmente neanche tale regime non comporterebbe più controver- sie, anche se forse i loro titoli sarebbero più articolati. Alio stesso tempo tale sistema avrebbe il vantaggio di dare mezzi efficaci per una correzione diretta degli eventuali abusi anche sui livello normativo se sembrasse opportuno un tale tipo di remedio (cf. i nostri esempi sovrade- scritti), anzi, grazié alla possibilità degli interventi immediati, ridurrebbe al minimo la possi- bilità del sopraggiungere stesso di simili anomalie. (Notiamo, la minaccia di trasgredire lo ius